Si impennano le vendite di immobili
per il terziario per effetto della pandemia da Covid 19. E'
quanto emerge da una ricerca condotta da Casa.it che, sulla base
degli annunci di vendita rilevati a febbraio, indica un
incremento del 16% rispetto all'analogo mese del 2020, appena
prima dello scoppio dei primi casi in Italia, con i successivi
provvedimenti restrittivi. Il settore alberghiero, le attività
di commercio all'ingrosso e al dettaglio, la ristorazione e le
attività artistiche e di intrattenimento sono tra i settori più
colpiti. Le maggiori crescite riguardano gli stabili e i
palazzi, che sono saliti del
+27%, gli alberghi del +22%, i laboratori del +18%, i capannoni
del +17%, i magazzini del +15%, gli uffici del +14%.
A soffrire di più il Sud, le Isole e le aree del Centro, con
incrementi rispettivamente del 36, del 31% e del 22%. Più
contenuto l'incremento registrato a Nord Ovest e a Nord Est,
rispettivamente del 7 e dell'8%. Su base regionale svettano il
Molise (+87%) e la Sardegna (+83%). Seguono le Marche (+55%), la
Calabria (+50%), l'Umbria (+40%), la Puglia (+34%) e l'Abruzzo
(+31%). Solo il Trentino-Alto Adige, la Valle d'Aosta e la
Basilicata hanno registrato un calo degli
annunci degli immobili commerciali in vendita, del 4% nelle due
regioni alpine e del 34% in terra lucana.
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