(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Risposte certe sulla questione
crediti incagliati delle imprese della filiera costruzioni. È
quello che vuole la Cna di Roma, che insieme a tutte le
organizzazioni datoriali e sindacali ha richiesto con urgenza un
incontro al sindaco Roberto Gualtieri ed alla Prefettura.
"L'azione che la Cna sta facendo su tutto il territorio
nazionale attraverso l'interlocuzione con il decisore pubblico
mira a risolvere la questione dei crediti incagliati. Il Dl 11
del 16 Febbraio 2023 blocca la cessione dei crediti e lo sconto
in fattura e penalizza fortemente le imprese che rischiano
seriamente la chiusura", afferma in una nota la presidente della
Cna di Roma Maria Fermanelli. Si tratta di 19 miliardi di euro,
già maturati, che se non pagati mettono a rischio 90mila
cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie italiane
in corso in tutta Italia.
Per sbloccare i crediti pregressi, per Cna, bisognerebbe "almeno
prevedere un intervento di acquisto dei crediti da parte di un
acquirente pubblico di ultima istanza anche coinvolgendo le
grandi imprese partecipate, invitare gli istituti di credito che
ancora avessero capienza per farlo ad acquistare i crediti nei
cassetti delle aziende ma soprattutto consentire immediatamente
agli Istituti di credito di utilizzare gli F24 a compensazione
dei crediti maturati dalle imprese di tutte le dimensioni, dai
professionisti e dalle famiglie".
Per questo, afferma Fermanelli, "portiamo all'attenzione del
sindaco e della Prefettura gli effetti catastrofici che il dl 11
2023 può apportare al territorio, in termini di perdita
dell'occupazione, chiusura delle aziende, mancata realizzazione
degli obiettivi europei su efficientamento energetico e
riqualificazione degli edifici. Auspichiamo in una forte
risposta delle istituzioni in fase di conversione del Decreto,
affinché vengano accolte le nostre richieste e ci batteremo con
forza a tutela delle imprese dell'intera filiera, nel segno
dell'ampia azione di rappresentanza". (ANSA).