Da un accordo tra Confindustria
Venezia - Area Metropolitana di Venezia e territorio di Rovigo e
Intesa Sanpaolo, sono stati messi a disposizione 16 miliardi di
euro per le imprese venete nell'ambito dei 150 mld del plafond
nazionale, per promuovere l'evoluzione del sistema produttivo
"L'accordo favorisce il sostegno alla liquidità e agli
investimenti delle imprese che puntano alla sostenibilità e
guardano al futuro - rileva Vincenzo Marinese, presidente
Confindustria Venezia -. La salvaguardia del Pianeta deve essere
una priorità per tutti. Il protocollo d'intesa premia le aziende
che si impegnano in tal senso e nell'ambito della
digitalizzazione". "Accompagniamo le imprese rodigine - ha
spiegato Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e
Friuli V.G. di Intesa - nella valorizzazione del capitale umano
e nelle transizioni sostenibile e digitale affinchè mantengano
la capacità di competere sul mercato anche grazie
all'appartenenza a filiere produttive radicate a livello locale.
In questa regione abbiamo attivato 113 filiere che coinvolgono
circa 1.600 fornitori con un giro d'affari totale di quasi 11,5
mld di euro". Nel Veneto prevalgono le imprese di piccole
dimensioni (dove lavora il 27,6% degli occupati) a cui si abbina
una buona presenza di imprese di medie dimensioni (che assorbono
il 19,6% degli occupati) a prevalente vocazione industriale. La
fitta rete di prossimità di subfornitura facilita l'innovazione
nelle imprese venete che tendono a investire in ricerca e
sviluppo e a brevettare in misura maggiore rispetto alla media
nazionale sia per numero di addetti alla R&S (7,3 ogni mille
abitanti vs i 6 dell'Italia), sia per numero di brevetti (115,3
ogni mln di abitanti, vs Italia che si ferma al 74,6). Nel 2021
la ripresa dell'export ha contribuito al recupero delle imprese
venete (+7,8% sul 2019): con 70,3 mld di export ha superato del
+41% i livelli del 2008. Nel I trim. 2022 la variazione è
balzata al +19,9% a prezzi correnti, per effetto anche del
rialzo dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici,
ma che si mantiene su valori rilevanti anche a prezzi costanti
(+10,6%). La provincia di Venezia ha superato 1,5 mld di export
al I trim. 2022 (+32,1% sullo stesso periodo del 2019), la
migliore performance tra le province venete da attribuire
principalmente alla meccanica, alla metallurgia e alle
calzature. Brillante la ripresa dell'export del I trim. 2022 sui
valori pre-pandemici anche nella provincia di Rovigo (+23,5%)
grazie alla produzione di fertilizzanti, composti azotati e
chimica di base, gomma e plastica e metallurgia. Venezia ha
buone prospettive di ripresa grazie al previsto contributo del
settore turistico, che pesa per l'11% sul totale delle imprese
attive (vs. il 7,7% nazionale) e che era stato fortemente
penalizzato dalle limitazioni imposte durante la pandemia. Già
nel 2021 gli esercizi ricettivi e la ristorazione della
provincia avevano segnato un buon risultato con più di 27 mln di
presenze.
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