Le Borse europee restano deboli
dopo l'avvio di Wall Street, con i timori per le proteste in
Cina contro le politiche zero Covid che prendono la scena e
oscurano l'ottimismo dei mercati per una frenata nel rialzo dei
tassi da parte delle banche centrali. Milano arretra dello 0,9%,
Francoforte dello 0,8%, Parigi dello 0,6% e Londra dello 0,1%
mentre i tre indici di Wall Street cedono poco più di mezzo
punto percentuale.
In attesa del discorso di Jerome Powell, mercoledì, oggi è
stato il turno della presidente della Bce, Christine Lagarde,
parlare al Parlamento europeo, ribadendo che la velocità della
stretta monetaria dipenderà dai dati ma non escludendo nuovi
picchi dell'inflazione nell'Eurozona. Indicazioni che non
alterano il quadro di debolezza dei bond sovrani, con il
rendimento del Btp in rialzo al 3,91% e lo spread con il Bund in
allargamento a 193 punti base.
Perde terreno invece l'euro, che a metà seduta aveva sfiorato
quota 1,05 sul dollaro, aggiornando i massimi da fine giugno
toccati giovedì scorso, e riposizionandosi a 1,041 dopo che la
componente della Fed, Loretta Mester, ha escluso che la banca
centrale americana sia vicina a una pausa nella stretta
monetaria anche se c'è "l'opportunità di rallentare" l'intensità
dei rialzi.
Riduce il calo il petrolio, con il wti a 75,7 dollari al
barile (-0,8%) e il brent a 82,5 dollari (-1,3%) mentre il gas è
poco mosso a 124,7 euro al megawattora sulla piazza di Amsterdam
(+0,2%). Sui listini europei vanno male i petroliferi, con
Piazza Affari che non fa eccezioni: Saipem (-2,8%), Tenaris
(-2,6%) ed Eni (-1,7%) sono con Stm (-1,9%) i titoli peggiori.
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