Gli ultimi due anni hanno reso il
digitale più popolare: per 1 italiano su 5, di ogni età, non è
più solo sinonimo di acquisti online e socialità, ma uno
strumento per lavorare e per trascorrere il tempo libero. Quasi
3 su 4 sanno cos'è il Metaverso e la maggioranza è pronta ad
abitarlo, con curiosità e fiducia. Emerge da un'indagine
dell'Istituto Piepoli su un campione rappresentativo della
popolazione italiana, che sarà presentata nel corso della prima
edizione del Festival del Digitale Popolare, in programma da
domani a domenica a Torino.
"Due anni fa il digitale era qualcosa di nicchia, marginale.
Oggi tutti gli strumenti sono diventati molto più popolari,
protagonisti di ogni attività della vita. La fluidità tra
analogico e digitale è la più grande novità che ha portato la
pandemia. Gli italiani hanno integrato nella loro routine le
piattaforme utilizzate per il lavoro e quelle dedicate al
gaming. Il 15% delle persone tra i 35 e i 55 anni, usa i
videogiochi" spiega Livio Gigliuto, direttore generale della
Fondazione Italia Digitale e vicepresidente dell'Istituto
Piepoli. "E' anche finita la fase primitiva in cui digitale era
sinonimo solo di acquisti on line e socialità. Oggi sanità
digitale, infrastrutture e 5G, digitalizzazione della Pa,
sharing sono temi che gli italiani conoscono e per i quali fanno
il tifo. Il 23% è interessato al tema delle infrastrutture,
dell'importanza del 5G e della connessione veloce".
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