Non si allenta la tensione sui
mercati con le principali Borse europee che marciano in netto
calo, in vista dell'avvio di Wall Street dove i future sono
negativi. Tra gli investitori, in attesa del Pil degli Stati
Uniti, permangono le preoccupazioni per una recessione globale
mentre proseguono le tensioni geopolitiche. Fari puntati anche
sul Regno Unito dopo l'intervento della banca centrale e con la
sterlina ancora debole sul dollaro.
L'indice d'area stoxx 600 cede l'1,3%. Vendite su Milano e
Parigi (-1,4%), Francoforte (-1,2%) e Madrid (-1,6%). Pesa il
calo dei comparti azionari dell'auto (-2,5%) e delle banche
(-1,8%). In flessione anche le utility (-1,7%), con il prezzo
del gas che ad Amsterdam scende a 190 euro al megawattora
(-7,1%). Tiene l'energia (-0,07%), mentre il petrolio inverte la
rotta. Il Wti sale dello 0,5% a 82,56 dollari al barile e il
Brent dello 0,4% a 89,72 dollari.
Ancora tensione sui titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund
si attesta a 242 punti, con il rendimento del decennale italiano
al 4,66% (+15 punti base). Salgono anche i tassi della Spagna al
3,41% (+13 punti) e quello della Grecia al 4,88% (+6 punti).
A Piazza Affari Mps è sospesa in asta di volatilità con un
calo teorico del 12,19%. In calo anche le altre banche tra cui
Bper (-2,4%). Vendite su Tim (-2,7%), dopo la decisione del
Governo di alzare una barriera di sicurezza sui piani di
sviluppo del 5G e nel giorno del consiglio di amministrazione. A
Milano scivolano anche il lusso e le auto con Moncler e
Stellantis (-2,9%). In controtendenza Leonardo che svetta in
cima al listino principale grazie ad un rialzo del 2,1%.
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