(di Mauretta Capuano)
ANDREA DE CARLO, IO, JACK E DIO (LA
NAVE DI TESEO, PP 381 , EURO 20). Un'amicizia intensa, febbrile,
sempre al confine di una storia d'amore. Mila e Jack sono se
stessi solo quando sono insieme. Si conoscono fin da ragazzini,
si perdono, si ritrovano ma il filo che li unisce non si spezza
mai. La misteriosa forza del loro legame viene raccontata da
Andrea De Carlo nel suo nuovo romanzo, il ventiduesimo, 'Io,
Jack e Dio' , appena arrivato in libreria per La nave di Teseo.
Nel libro gioca un ruolo fondamentale un terzo elemento: la
religione, la spiritualità che all'inizio è un ostacolo, un
terzo incomodo tra i due protagonisti.
"E' stata un'occasione per uno come me che non aveva mai fatto
studi religiosi, di andare a leggere la Bibbia, i Vangeli, di
scoprire tutto quello che c'è intorno, le varie diramazioni, i
conflitti, gli errori di traduzione. Ci sono mille cose da
scoprire e quindi inevitabilmente la religione è entrata con
molta forza dentro la storia. Molte persone che considerano i
testi sacri un loro riferimento, la loro stella polare, poi ne
sanno molto poco, per la maggior parte" dice all'ANSA De Carlo.
"Mi sono fatto l'idea che siamo pieni di domande sull'origine di
tutto, sul destino, sul senso delle cose. Il massimo che
possiamo fare è spingere le nostre domande più in là che
possiamo, ma nella certezza che di risposte certe non ne avremmo
mai" spiega lo scrittore che è figlio di genitori atei, ma non è
"affatto un materialista convinto". Anzi, "vivendo mi sembra
sempre di più che esistano delle cose che non decidiamo ma che
succedono per un insieme di circostanze, che chiamiamo
coincidenze, ma che forse fanno parte di disegni misteriosi".
Come quello che accade in questo strano viaggio di Mila, Jack e
Dio. "C'è un mistero. Come mai l'uno considera l'altra così
speciale? In un contesto in cui si tende sempre più a pensare
che tutto sia intercambiabile, in cui è come se fossimo in un
enorme supermercato dove si può attingere agli scaffali e se
qualcosa non funziona magari ce ne è un'altra che va meglio,
loro due sono molto convinti della loro assoluta unicità. Mila e
Jack sono due persone molto diverse, ma nella loro differenza
c'è il bisogno di avere uno scambio continuo" spiega De Carlo.
Il romanzo si apre con una tragedia in deltaplano dove perde la
vita il rocker Federico 'Brusko' mentre Mila resta appesa nel
vuoto, ma si salva.
"Ho sempre pensato che una storia per avere un inizio debba
avere una crisi di qualche tipo. In questo caso lei è sconvolta,
le capita non solo di essere quasi vittima di questa tragedia ma
di essere addirittura accusata. C'è una ricerca di capri
espiatori difronte a un episodio così traumatico. Se poi
riguarda un personaggio popolare c'è ancora più smania di
trovare un colpevole. Mila ha un doppio trauma" dice lo
scrittore.
Strutturato come un diario, quello di Mila, questo riuscitissimo
e coinvolgente romanzo ci porta nel cuore di una donna. "E' come
se fosse lei che parla a un interlocutore possibile, ma in fondo
dialoga con se stessa. Tutto il racconto lo ho vissuto dentro di
lei, non era per me solo un espediente narrativo. E' una sfida
entrare in una voce femminile. In questi due anni in cui ho
lavorato a questo romanzo sono stato lei. Ho abbandonato il mio
io abituale. E' la bellezza del romanzo, non solo dello
scriverlo ma del leggerlo. Purtroppo dilaga invece l'autofiction
che fa parte della tendenza a creare micro universi autoriferiti
che domina ormai il mondo attraverso le pagine social piene di
miliardi di immagini o di pensieri paurosamente simili gli uni
agli altri nella loro convinzione di essere unici" spiega lo
scrittore preoccupato per i tempi che stiamo vivendo. "Un
romanzo può essere una via di fuga oppure un modo di riflettere
su alcune questioni che sono nell'aria, magari in modo non
diretto" dice lo scrittore a cui piace il numero 22 "ha qualcosa
di speciale. C'è un senso di compiutezza. Potrebbe anche essere
l'ultimo romanzo che scrivo, non lo so. Lo penso ogni volta. Ed
è uscito nel 2022, c'è anche questa strana coincidenza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA