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Drusilla, entro nelle case col garbo dell'Almanacco

Drusilla, entro nelle case col garbo dell'Almanacco

Dal 12/12 su Rai2. Sanremo salto, poi magari da cantante chissà

ROMA, 04 dicembre 2022, 16:40

di Elisabetta Stefanelli

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Drusilla, entro nelle case col garbo dell 'Almanacco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Drusilla, entro nelle case col garbo dell 'Almanacco - RIPRODUZIONE RISERVATA
Drusilla, entro nelle case col garbo dell 'Almanacco - RIPRODUZIONE RISERVATA

La più elegante su tutti i red carpet dell'anno, la più ironica ma "nel limite del garbo", non si chiede a chi piace e fila dritto verso un futuro da cantante, ma applaude gioiosa a chi le dice che così com'è, classica e vintage, Drusilla Foer la vedrebbe benissimo in una riedizione del mitico Milleluci. "Che gioia! Milleluci con altri programmi di quegli anni, magari con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, dove passavano tutte le grande personalità artistiche - da Totò, a De Sica a Sandra Milo - era un mondo irrorato di artisticità a cui non ho la pretesa di paragonarmi, ma quella tensione è dentro di me". Con una tv altrettanto vintage torna intanto dal 12 dicembre dal lunedì al venerdì su Rai2 nella fascia preserale prima del Tg2 con Drusilla e l'Almanacco del giorno dopo.

"L'almanacco era una delizia che durava sette minuti - spiega in un'intervista all'ANSA - breve e fulminea in un'Italia che aveva forse meno attitudine alla tv. Ora che la tv è ricca di tante sollecitazioni, l'almanacco diventa un momento riposante di una mezz'ora per avere coscienza che il giorno dopo è successo qualcosa di buono o che ha segnato la storia in modo negativo, nella speranza che si possa andare meglio". Ad un pubblico anche di bambini "il programma si propone come una cosa carina, con una nonna supportata da uno staff evoluto ed informato, che ha la fortuna di avere tutta la libertà. Posso parlare di temi significativi in un format integrato da una parte di intrattenimento. Ho un microfono e un pianoforte in studio, è difficile per me stare zitta". Ci sarà ancora Topo Gigio? "Ci sarà un po' meno, nel mondo ha milioni di follower e sarà impegnato. Ci sarà una nuova rubrica in cui i ragazzi raccontano in brevi video gli strumenti della nostra politica: che cos'è il Parlamento, che cosa sono i grandi giganti che ci gestiscono. Poi ci sarà il momento cultura legato alla letteratura. Parleremo del futurismo e di Marinetti ad esempio anche con le pillole d'arte del nostro art influencer". E poi "non mancheranno i Santi: mi stanno simpatici. Abbiamo sempre celebrato coloro che hanno portato qualcosa all'umanità, ma vogliamo ricordare anche chi ha fatto qualcosa contro l'umanità, come ad esempio chi ha scritto le leggi razziali".

Tornando a Milleluci, lo farebbe ''con la Vanoni che mi è molto simpatica tra bacini e bisticci, oppure con Nada che è così integra e severa, con qualcuno schivo e poco televisivo dei giovani ce ne sono tanti che mi piacciono. Marco Mengoni per esempio. Io in tv sono una brontolona, mi lamento di tutto, ma mi è stata data l'enorme libertà di esprimere il mio personaggio anticonvenzionale, un segno di grande civiltà". Personaggio anche di enorme eleganza ed ironia. "L'eleganza è un fattore che non prendo in considerazione per l'aspetto, faccio figura, sono alta, ho i capelli bianchi. Per me l'eleganza è l'effetto e non la causa del pensiero. Preferirei parlare di garbo, quella robina che si bussa e si chiede 'disturbo'? Mi sembra un atto dovuto ad una nazione che esce da un periodo così doloroso ed ha una guerra a due passi. Cerchiamo di essere gentili. Così per me il limite sull'ironia è l'offensività fine a se stessa. Non mi va di deridere. Per fare un esempio, non direi mai vedendo una mia foto invecchiata 'sembro la Montalcini', perché è una signora bellissima ed ha fatto tantissimo, non la voglio deridere a pro di una battuta. Mi fermo dove la battuta è inutile ed offensiva, perché l'ovvietà è una scorciatoia furbesca". Una tv educata: "In Milleluci c'è mai stata aggressività o imbarazzo? Vediamo tutti i giorni programmi che trattano temi difficili con un linguaggio brusco, dove ognuno mette il cappello sul dolore dell'altro. Lo stesso fa la politica sulle difficoltà di un paese per dimostrare quanto si è bravi e non per risolvere il problema". Come donna ha mai subito discriminazioni? "Come artista, come soggetto umano che produce dell'intrattenimento, ho subito qualche volta in teatro della diffidenza. Ma Sanremo mi ha chiarito come personaggio a tutti. Io faccio il mio lavoro molto seriamente e penso molto le mie performance. Del resto sono un personaggio complesso e l'Italia di oggi si può pensare che tenda ad una regressione".

Cosa pensa dell'attuale quadro politico? "Se alla guida del nostro paese salisse Satana io inviterei tutti a scendere in piazza, ma non penso che la signora Meloni, forse il primo uomo politico italiano che ha un grosso carisma sia Satana, quindi vediamo il suo lavoro e giudichiamo quello. Poi c'è distrazione sui temi sociali e questo non mi piace. Siamo uno dei paesi in Europa più indietro dal punto di vista dei diritti lgbt e spero che i nostri signori là nelle loro stanze si occupino di ecologia, che è un'urgenza, e diritti umani". La vedremo quest'anno a Sanremo? "Forse meglio prendere una pausa dopo l'anno scorso, ma sto lavorando ad un bellissimo disco, facciamo uscire il disco poi se mi chiamano a cantare sono contenta". C'è insomma la musica nel suo futuro? "Ho due partecipazioni cinematografiche a cui tengo moltissimo, poi la prossima estate torno in teatro e nell'autunno del 2023 arriva il disco a cui seguirà un piccolo tour musicale, infine ancora in teatro con Venere nemica... e qui siamo già al 2025...". Lo dice la Drusilla che al momento vorrebbe dare il suo contributo concreto a chi lavora nelle onlus: "Coloro che si espongono per qualcosa di cui serve parlare, ora, confesso, mi piacerebbe occupami di questo, ci sto lavorando. Non servono solo le pur preziosissime donazioni, io voglio andare con le mani in pasta nei luoghi, ho voglia di uscire da me".

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