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Daniel Harding nuovo direttore musicale di Santa Cecilia

Daniel Harding nuovo direttore musicale di Santa Cecilia

Subentra ad Antonio Pappano. Dal 2024 in carica per cinque anni

ROMA, 07 marzo 2023, 15:42

Redazione ANSA

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Nel 2024 parlerò anche italiano. Devo imparare in fretta". Sorride, prendendo questo impegno, Daniel Harding, nuovo direttore musicale dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ma se la lingua gli crea ancora qualche problema quando si tratta di entrare nel merito, pur usandola nelle prove con i musicisti, il maestro britannico che è anche pilota di linea di Air France mostra di avere ben chiaro il suo piano per far 'volare' la Fondazione Musicale della Capitale.     Il direttore d'orchestra entrerà in campo nell'ottobre 2004 con un contratto quinquennale, subentrando ad Antonio Pappano che nei suoi 18 anni alla guida ha plasmato la compagine ceciliana portandola tra le più grandi orchestre del mondo.     "Questo è un punto di arrivo. Con Santa Cecilia ho una lunga storia cominciata nel 1997, quando ero assistente di Claudio Abbado - dice nel primo incontro con la stampa italiana e internazionale -. Diventare direttore musicale di un coro e di un'orchestra di prim'ordine e così ambiziosa in una città di incomparabile significato storico e culturale è un bellissimo regalo". Per Harding un'orchestra deve essere camaleontica, pronta a cambiare 'pelle' in base alla circostanze. "In 25 anni di collaborazione - sottolinea - a Santa Cecilia abbiamo esplorato un ampio repertorio e stretto un'amicizia che diventa qualcosa di molto significativo per tutti noi. Orchestra e coro hanno appunto la capacità di adattarsi a quanto eseguono. Non c'è nulla che non si possa fare con loro".     Nonostante il programma non sia ancora definito, per l'apertura della stagione 2024-2025, il maestro di Oxford annuncia che salirà sul podio per dirigere Tosca, "la più romana delle opere di Puccini", un omaggio nell'anno delle celebrazioni del compositore, e intende portare l'orchestra "fuori da questo bellissimo Parco della Musica" per proporre musica sacra, a cominciare dal Requiem di Verdi, in alcune delle principali basiliche della città. Per il grande repertorio sinfonico, spazio ai capolavori degli ultimi due secoli, Strauss, la scuola di Vienna e Wagner, la Sinfonia di Asrale di Suk eseguita di rado, ma la grande novità - non è ancora stabilito se nella prossima stagione o nella successiva - sarà l'esecuzione dell' intero ciclo delle sinfonie di Mahler. "Abbiamo in mente qualcosa di straordinario. Non vorrei sembrare come Donald Trump ma pensiamo a un progetto ambizioso, enorme", dice precisando che la musica contemporanea occuperà una parte fondamentale del repertorio. "Sono convinto che vada dedicato molto spazio ai tempi in cui viviamo, il livello musicale oggi ha enormi possibilità poco utilizzate". Quanto al lavoro di pilota, una esperienza importante che consiglia a ogni maestro e a chi ha incarichi di responsabilità, "mi ha reso certamente un miglior direttore d'orchestra. Sul podio gli altri devono adattarsi a me. In cabina io devo adattarmi al team che lavora per far funzionare tutto in sicurezza". Harding sa che l'orchestra e il coro "hanno un livello estremamente alto.     Soprattutto nelle ultime volte ho sentito sempre qualcosa di speciale, non solo per il suono e le capacità, ma per l'atmosfera. Ho diretto molte orchestre straniere ma qui la grande generosità, l'amore per la musica e la voglia di raccontare una storia dei musicisti esprime bene il concetto di italianità". L'attenzione verso il nuovo corso di Santa Cecilia è dimostrato anche dalla collaborazione, dalla prossima stagione, della prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon nelle registrazioni della serata inaugurale e di prossimi progetti. Daniel Harding, 47 anni, da 19 stagioni è direttore musicale della Swedish Radio Symphony Orchestra (che lascerà nel 2025) ed ha diretto le orchestre più prestigiose al mondo. In Italia nel 2005 ha inaugurato la stagione alla Scala. Il mese scorso è stato designato come il successore di Yo Yo Ma alla direzione musicale della Youth Music Culture Great Bay Area in Cina che unisce giovani talenti locali a musicisti di orchestre europee e americane. "Abbiamo imparato tanti anni fa a conoscere e amare Harding. Puntare ora su di lui per noi significa non solo avere la possibilità di collaborare con uno dei maggiori talenti in circolazione, ma imprimere nuovi stimoli, arricchendo la nostra vita musicale di suggestioni e idee nuove e diverse", ha detto Michele Dall'Ongaro, sovrintendente di Santa Cecilia, salutando il neodirettore. Sir Tony Pappano, da Londra, gli augura tantissimo successo, un futuro brillante e di trovarsi in famiglia come è successo a lui per tanti anni . "La musica - gli dice - è più forte di tutti noi, ma ci vuole uno davanti che guidi la battaglia, ami la musica e condivida l' amore per la musica. Daniel ha personalità, l'orchestra ha bisogno di una figura come la sua

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