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Gianluca Grignani, vivo tra il caos e la melodia

Gianluca Grignani, vivo tra il caos e la melodia

In gara a Sanremo, "per perdonare mio padre, e me stesso"

ROMA, 05 febbraio 2023, 18:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una vita sull'ottovolante. Tra successi che hanno fatto la storia, come La mia storia tra le dita del 1994 o Destinazione Paradiso dell'anno dopo, e un percorso personale travagliato. Ma Gianluca Grignani non ha mai mollato la presa, ha toccato il cielo con un dito, è caduto, si è rialzato. Facendo i conti prima di tutto con se stesso e le sue fragilità di uomo. "Ma tendo a non guardarmi mai indietro, i conti vanno bene così e me ne frego di quello che dicono gli altri". Ora torna al festival di Sanremo (dove è già stato sei volte in gara e due come ospite - l'Ultima l'anno scorso in duetto con Irama), con "Quando ti manca il fiato", un brano struggente e intimo in cui riesce a raccontare il difficile rapporto con il padre. "Emotivamente è una canzone molto impegnativa e faticosa per me - racconta il cantautore all'ANSA -, anche per questo l'ho provata poco. Mi sento un un po' come una bandiera al vento: Sanremo è già complicato di suo, anche per uno sgamato come me, così ho alzato ancora di più l'asticella". Guardandosi dentro ancora una volta: "Dove c'è il caos, perché io vivo nel caos. Come tutti, io sono solo andato a visitarlo. Da artista ho messo la luce dove c'è il buio". Il rapporto con suo padre è la scintilla che ha illuminato il brano, "ma dentro ci sono anche io come figlio e come genitore.
    Il perdono è il leit motiv per lui e per me. Ho chiesto perdono tante volte, ma non ho mai commesso azioni così gravi da doverlo chiedere più di due volte per la stessa cosa. Ed è anche un pezzo esistenziale: quando ti accorgi che la vita ti può deludere e ti toglie il fiato. Nessuna morale, però, solo una reazione a quello che si prova". La prima volta che gli è mancato il fiato, Grignani la ricorda bene: "avevo 5 o 6 anni e mi resi conto che la vita poteva finire. Ma ogni giorno mi manca il fiato". La felicità è una chimera che sfugge continuamente, "ma non sarei contento di esserlo sempre", dice consapevole di essere e sentirsi diverso. Nella serata dedicata alle cover, Gianluca Grignani ha chiamato Arisa, con la quale canterà proprio il suo brano iconico Destinazione Paradiso.
   

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