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Achille Lauro, io divisivo ma questa è la mia forza

Sanremo

Achille Lauro, io divisivo ma questa è la mia forza

"Sanremo una vetrina". 11/2 esce "Lauro-Achille Idol Superstar"

ROMA, 24 gennaio 2022, 15:53

di Claudia Fascia

ANSACheck

Achille Lauro, Sanremo come una vetrina per qualcosa mai fatto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Achille Lauro, Sanremo come una vetrina per qualcosa mai fatto - RIPRODUZIONE RISERVATA
Achille Lauro, Sanremo come una vetrina per qualcosa mai fatto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da aprile a settembre si è ripreso la sua vita ("ho viaggiato, preso aerei, mi sono divertito"), per altri quattro mesi si è ritirato su un'isola deserta con il suo team per dare nuovo vigore alla sua creatività e pensare alla sua musica, ora Achille Lauro è pronto a tornare, e lo fa tra i 25 Big in gara a Sanremo, con il brano Domenica e l'Harlem Gospel Choir (e per la serata cover ha scelto Sei bellissima con Loredana Bertè). La quarta partecipazione consecutiva (tre in gara - la prima folgorante con Rolls Royce, seguita da Me ne frego "che è stato un evento dirompente", una da superospite fisso l'anno scorso), una sorta di record festivaliero per l'istrionico artista che sul palco dell'Ariston ha suscitato sempre interesse, e attirato anche qualche critica. "Ma non è la competizione ad attrarci - Lauro, il suo nome all'anagrafe, parla rigorosamente in prima persona plurale e dribbla qualunque domanda politica -, in questo caso avrei portato un brano tipo '16 marzo'. Invece utilizziamo Sanremo come una vetrina, uno dei cento progetti che abbiamo. La consideriamo una trasmissione nella quale ho i miei 4 minuti per cinque sere per far arrivare la mia creatività. Andiamo là a portare qualcosa che nessuno ha mai fatto. Per me la musica si guarda, si percepisce, è un mondo che spazia ovunque", aggiunge non mostrando la minima incertezza sulla potenza evocativa del suo lavoro. Del resto i suoi "quadri", i suoi trucchi, i suoi costumi hanno stupito e sono diventati un segno distintivo della sua opera. "Ma è riduttivo parlare di travestimenti. Per me è una messa in scena della canzone stessa e una mia proiezione. Cerco sempre di andare oltre, che non vuol dire trasgredire, ma fare sempre qualcosa di diverso e di più, per non ripetersi e ristagnare nella propria zona comfort. In questo senso - scherza - sono anni che cerco di distruggere la mia carriera, ma ancora non ci sono riuscito. Sono divisivo e credo che questa sia la nostra forza". E poi approfondisce il nesso tra arte e distruzione: "Non è arte se non suscita qualcosa, se non smuove qualcosa, se non divide. E non parlo di ciò che faccio io, sarebbe presuntuoso, ma qualunque gesto che ha un fine di smuovere qualcosa è un gesto nobile. E gli artisti hanno più opportunità di farlo". "Se la mia arte fosse un quadro? L'Urlo di Munch: susciterebbe emozioni diverse in ogni persona". Nel tentativo di andare sempre oltre, Achille Lauro pubblica l'11 febbraio "Lauro - Achille Idol Superstar", una nuova edizione dell'ultimo album, con sette brani nuovi (compreso il brano sanremese), naturale prosecuzione evolutiva del percorso fatto con 1969 e che si presenta come crossover tra diversi generi, "ma l'anima rimane la stessa: sono coerente con quello che sono. E' anche un album totalmente fuori moda, contro tendenza ma cercare di fare moda. Sto seguendo la mia strada unica. Quando ho lasciato l'urban e cambiato, l'ho fatto perché non era più il mio. Cerco di portare in scena qualcosa che non esiste". Non rifiuta gli accostamenti con David Bowie o Billy Idol: "Tutti gli artisti che sono passati nella nostra vita hanno avuto un'influenza sia a livello estetico che discografico: sei un milk-shake di tutto quello che hai ascoltato". L'album è solo il primo di una serie di appuntamenti di Lauro per il 2022: il tour con l'"Electric Orchestra" al via il 27 maggio a Roma con tre date prima di attraversare tutta l'Italia ("sarà molto rock and roll, ma anche un crossover con il musical. Qualcosa che non si è mai visto prima e che magari potrà prendere vita autonoma e andare in giro per il mondo") e la collaborazione con Amazon Prime Video che lo porterà a scrivere colonne sonore ma anche a recitare in piccoli camei. E sarà anche il primo artista in Europa a tenere un evento-concerto nel mondo del metaverso e del gaming.

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