Scritte quando era un ragazzo, tra il 1950 e il 1958, ritrovate tra le carte di famiglia, vengono pubblicate per la prima volta le poesie giovanili di Carmelo Bene 'Ho sognato di vivere!'. Il libro esce il 3 marzo per Bompiani con una nota del nipote Stefano De Mattia, che le ha riportate alla luce, e con l'introduzione di Filippo Timi.
E' una raccolta di inediti preziosa, con riproduzioni degli originali, che svela in embrione il genio di un artista unico e indimenticabile. In questi versi Carmelo Bene, morto a Roma nel 2002, canta l'adolescenza e la scoperta. Sono pagine di un diario intimo in cui amore, solitudine, desiderio di fuga e d'indipendenza si mescolano con il racconto del mondo osservato, del Salento, dove il paesaggio là fuori riverbera e riflette quello interiore, evocando, come scrive Filippo Timi nell'introduzione, "una sconfinatezza selvaggia, una foresta di costellazioni, nebulose e vie lattee, un universo in continua espansione".
Attore, drammaturgo, regista, scrittore e poeta, Carmelo Bene, nato a Campi Salentina, in provincia di Lecce, nel 1937, ha debuttato nel 1959 come protagonista del Caligola di Camus. In breve tempo è diventato regista di se stesso in spettacoli teatrali come 'Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde', 'Pinocchio', 'Salomè', 'Amleto' e in film come 'Nostra Signora dei Turchi', Premio speciale della giuria a Venezia nel 1968. Tutti i suoi lavori sono raccolti nel volume 'Opere' nei Classici Bompiani.
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