FRANCESCO DE LEO, STORIA DEL PARCO
NAZIONALE D'ABBRUZZO, LAZIO E MOLISE (TOURING CLUB, PP. 287,
EURO 15,90)
Il Parco Nazionale d'Abbruzzo ha ben cento anni. Nel 1923,
quella che era stata una riserva di caccia del Re d'Italia, si
trasforma in uno dei luoghi più suggestivi della penisola. Il
giornalista e conduttore radiofonico Francesco De Leo celebra
questo secolo di vita del Parco in un libro edito dal Touring
Club. Pagine che raccontano quest'area naturale, ricca di
paesaggi mozzafiato, immense foreste e animali straordinari come
l'orso bruno marsicano, il camoscio e il lupo appenninico.
Nel volume anche una breve introduzione del ministro
dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che sottolinea
l'importanza dell'adozione di buone pratiche, fondamentali per
una sana convivenza tra l'uomo e la natura. Per proteggere
l'area e le specie "è importante che ci sia comunicazione,
condivisione e informazione, con particolare attenzione al
coinvolgimento di tutta la popolazione, a partire dalle scuole
per l'infanzia, arrivando fino al primo cittadino". Il Parco è
"una realtà da proteggere, come si protegge un gioiello prezioso
e allo stesso tempo fragile", scrive Fratin.
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