La storia di due famiglie ebree
di Ancona, i Cagli e i Piazza, dall'unità d'Italia in poi
attraverso storie, immagini e documenti originali: è quanto
racconta il libro dal titolo 'La foto di famiglia, storie di
ebrei italiani tra l'Ottocento e il Novecento' che in copertina
riporta lo scatto fatto in casa del trisavolo Mosè agli inizi
del Novecento.
Partendo proprio da quella foto l'autore, Alessandro Cagli,
ricostruisce la storia della non facile ma progressiva
'assimilazione' degli ebrei anconetani nella nazione italiana.
Usciti dal ghetto con l'annessione delle Marche al Regno
d'Italia alla fine del 1860, si fanno strada nella società come
tranquilli commercianti, assumendo poi anche ruoli di rilievo
nella società: avvocati, sindaci, direttori generali, e persino
pittori.
Le vicende dei Cagli e dei Piazza di Ancona attraverso gli
anni che vanno dalla metà dell'Ottocento fino alla seconda
guerra mondiale e alla successiva ricostruzione, portano alla
luce un piccolo, finora nascosto, pezzo di storia del nostro
Paese, disegnando un quadro della vita ebraica nelle Marche e in
Italia a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento.
Intrecci familiari e professionali, amori e avventure che non
conoscono confini, neppure quelli religiosi. Vite messe in crisi
solo di fronte all'assurda decisione di un regime dittatoriale
che impone la divisione del genere umano in fittizie 'razze',
giudicate diverse e incompatibili. Un fatto storico lacerante,
che spezza legami e connessioni e provoca grandi tragedie.
Corredato di approfondimenti storici che aiutano a inquadrare
i diversi avvenimenti familiari in un contesto più generale, il
libro (Affinità Elettive, 2023, euro 22) include anche la
cronaca della ricerca delle radici dell'autore, delle scoperte e
degli inaspettati incontri che ne scaturiscono. Il volume sarà
presentato dall'autore a Bruxelles il 20 settembre presso La
Piola libri e a Roma il 20 ottobre alla libreria ELI.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA