Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Giorgia, musa di Papaleo, fare un film mi ha trasformata

Giorgia, musa di Papaleo, fare un film mi ha trasformata

Attore-regista, mi dissocio da terrorismo, ma subisco fascino

BARI, 26 marzo 2023, 11:13

di Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"In questo film sono la musa di Papaleo" a dirlo è la cantante Giorgia che fa il suo esordio come attrice in Scordato, il nuovo film dell'attore e regista molisano passato oggi nella sezione competitiva "Italiafilmfest" al Bif&st e in sala dal 13 aprile con Vision distribution.
Nel film, la storia di un accordatore di pianoforti di oltre sessant'anni, Orlando (papaleo), non troppo in sintonia con la realtà che lo circonda e con grossi problemi alla schiena. Non solo, Orlando convive con un alter ego giovane (Simone Corbisiero), che lui solo vede, e ha qualcosa di irrisolto con madre e una sorella (Angela Furri) terrorista. Ad 'accordare l'accordatore' sarà proprio Giorgia nei panni di olga, una attenta fisioterapista che diagnostica a Orlando una contrattura 'emotiva' che può risolvere solo guardando al suo passato. Sul perché papaleo abbia inserito in questo film molto intimo una sorella terrorista, spiega a Bari il regista: "Non ho avuto legami parentali con il terrorismo e non volevo neppure dire qualcosa dal punto di vista storico, ma solo raccontare cosa succedeva nel privato della famiglia di Orlando. comunque, al di la della degenerazione di quell'epoca che non condivido, c'era però allora una forte spinta politica, c'era della poesia. Vale a dire mi dissocio da quel tempo, ma non posso non subirne un piccolo fascino". Giorgia confessa al Bif&st di aver rifiutato nel passato più di una proposta da parte del cinema: "sì - ammette - avevo fatto un provino per La Piovra e mi avevano chiesto poi di recitare Pieraccioni e Sergio Rubini, ma ho detto sempre di no. con Papaleo è stato diverso perché lo conoscevo da quando ragazzina cantavo nei club romani". Il rapporto di Giorgia con il cinema? "Sono una grande consumatrice di film come di musica. Faccio insomma parte del pubblico e amo guardare tanti generi diversi. Sono cresciuta con una madre che guardava la Magnani, Virna Lisi, Totò. Comunque - aggiunge - Olga, il mio personaggio, mi somiglia molto. E' una donna che, come me, vive con una certa libertà di pensiero e non si ferma mai davanti alle apparenze, neppure davanti a un banale mal di schiena".
Che film è Scordato? "Il mio film più complesso e maturo - sottolinea Papaleo -. vengo molto apprezzato per il mio esordio di Basilicata coast to coast, che era però più ingenuo e inconsapevole e che ha avuto una fortuna che forse non meritavo. Qui l'ambizione è più alta e spero così di non deludere le aspettative del pubblico". E conclude: "per me scordato è stato un film necessario, volevo raccontare una storia di un uomo che non è in pace con se stesso, non è 'accordato' con se stesso. Raccontare quel particolare disagio che abbiamo avuto tutti noi con il covid, in cui siamo andati un po' tutti in autoanalisi. E questo mettendo al centro di tutto un uomo a disagio in un momento non felice del mondo e usando i registri di leggerezza, poesia e commozione.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza