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Salini furioso contro un servizio di Anni 20, 'provvedimenti'

Salini furioso contro un servizio di Anni 20, 'provvedimenti'

Si trattava di un servizio che criticava aspramente una serie di provvedimenti dell'Unione europea con toni sarcastici

14 maggio 2021, 12:11

Redazione ANSA

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Francesca Parisella posa per i fotografi a margine della prima puntata della trasmissione RAI "Anni 20" - RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Parisella posa per i fotografi a margine della prima puntata della trasmissione RAI "Anni  20" - RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesca Parisella posa per i fotografi a margine della prima puntata della trasmissione RAI "Anni 20" - RIPRODUZIONE RISERVATA

 L'amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini sarebbe ''furioso'', a quanto si apprende, per un servizio smaccatamente antieuropeista andato in onda ieri sera nel corso di Anni 20, il magazine settimanale di Rai2 condotto da Francesca Parisella. Sempre a quanto si apprende sarebbero in arrivo ''provvedimenti''. Si trattava di un servizio che criticava aspramente una serie di provvedimenti dell'Unione europea con toni sarcastici.

"L'Agcom intervenga subito e aggiunga la trasmissione "Anni venti" alla lista degli episodi da citare nel novellare la delibera con cui sanzionò la Rai per il mancato rispetto degli obblighi derivanti dal contratto del Servizio pubblico". Così su twitter Antonio Nicita, segreteria nazionale del Pd. 

Insorge il centrodestra. "Il Pd grida allo scandalo e invoca il bavaglio contro la trasmissione "Anni '20" per questo servizio sarcastico che osa criticare l'Unione Europa. A quanto pare - per la sinistra - il diritto di critica è un privilegio riservato solo a chi la pensa come loro. Vogliono trasformarci nella Corea del Nord e la cosa più grave è che i vertici della Rai, il servizio pubblico pagato con i soldi degli italiani, piuttosto che difendere il pluralismo fanno sapere di essere pronti alla censura. Questa è la loro libertà di pensiero". Lo scrive su Fb la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

"Secondo questa sinistra, ormai caviale e champagne, la Rai, cioè il servizio pubblico sostenuto finanziariamente dal canone pagato dagli italiani, non può essere megafono di fake news antieuropeiste, ma evidentemente può esserlo quando lo diventa per le teorie gender. Siamo all'assurdo, ad un'intollerabile censura nei confronti di una trasmissione quale 'Anni 20' che ha il merito e il pregio di andare contro quella che Orwell chiamava ortodossia dominante. Ma quello che è più grave è l'atteggiamento prono, quasi ossequioso, dei vertici Rai con l'amministratore delegato Salini che sarebbe addirittura 'furioso' e pronto a prendere provvedimenti contro la trasmissione". Lo dichiara la senatrice di Fratelli d'Italia, Daniela Santanchè, capogruppo in Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.
    "Sarebbe gravissimo se ciò fosse vero e piuttosto mi auguro che lo stesso Salini voglia smentire, magari annunciando cosa ha intenzione di fare per la gravissima violazione del pluralismo e della corretta informazione lo scorso Primo Maggio, quando fu consentito a Fedez di tenere su Rai3 un comizio a favore del gender", conclude la nota.

"Sappiamo che è difficile comunicare le dinamiche politiche europee per la complessità istituzionale, ma preoccupa gravemente l'analfabetismo europeo del servizio pubblico e la mancanza di controllo sulle informazioni date al pubblico. La fallacia di gran parte delle informazioni contenute nel servizio in questione potevano facilmente e rapidamente essere controllate. E lo dovevano". Lo scrivono i rappresentanti Ue in Italia - il capo ufficio Pe Carlo Corazza e il capo della rappresentanza della Commissione Antonio Parenti - al direttore Rai, di Meo, per "esprimere rammarico per il contrappunto" di 'Anni Venti' su Rai2.

 

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