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Giorgetti: 'Da ottobre contributo per il caro-riscaldamento'

Giorgetti: 'Da ottobre contributo per il caro-riscaldamento'

Question time al Senato. Il ministro dell'Economia: 'Da aprile Iva al 5% sul gas e bonus sociale'

23 marzo 2023, 17:53

Redazione ANSA

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Giorgetti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgetti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Giorgetti - RIPRODUZIONE RISERVATA

In Senato il question time con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella.

Giorgetti: da ottobre contributo per caro-riscaldamento. "E' allo studio una misura che decorrerà dal primo ottobre, con l'inizio dell'anno termico: un contributo a compensazione per le spese di riscaldamento che sarà erogato ai nuclei familiari mediante la bolletta elettrica". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, al question time al Senato.

Il governo "ha allo studio un provvedimento di urgenza" sulle bollette per il secondo trimestre dell'anno in cui confermerà l'Iva al 5% sul gas e il bonus sociale per le famiglie con un Isee sotto i 15.000 euro, ha affermato Giorgetti spiegando che per le imprese ci sarà una "rimodulazione" delle misure del primo trimestre, ovvero dei crediti di imposta, che terrà conto dell'andamento dei prezzi del gas.

 

 

Sul Superbonus, "ritengo ragionevole che nei prossimi giorni arrivino notizie positive per gli esodati creati dai governi precedenti. Una soluzione sarà trovata", ha assicurato Giorgetti. "La decisione che il governo ha preso il 16 febbraio prevede la disciplina transitoria che consentirà di continuare ad esercitare le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per tutti gli interventi per i quali risultavano già presentate le richieste. I cosiddetti esodati esistevano già a quella data, non l'ha certo creati questo governo, ma i decreti assunti in precedenza. Il governo ha adottato il decreto legge che cerca di dare certezze", ha sottolineato Giorgetti. "Continuiamo a lavorare anche dietro le quinte, consapevoli che, per chi dentro a questa trappola ci è già caduto e si ritrova con crediti incagliati non per il nostro decreto, una soluzione vada trovata. - ha aggiunto - Ci impegneremo fino all'ultimo minuto utile perché si tratta di famiglie di imprese che in buona fede hanno creduto ai fuorvianti messaggi iniziali della gratuità per tutti".

"Una nuova stagione di bonus al 110% per tutti, ricchi e poveri, prime e seconde case, al mare o in montagna, non è all'orizzonte", ha evidenziato il ministro. Piuttosto "un dosaggio mirato di percentuali di detrazioni spettanti e di perimetrazione accurata di tipologie di interventi per i quali consentire ancora, in presenza di determinate situazioni soggettive o oggettive, quali il disagio economico e sociale, sconti e cessioni, costituirà un'ipotesi di futuro sostenibile", ha aggiunto.

"Il tema della riforma del Mes e il suo utilizzo come common backstop dovrebbe essere inquadrato nella discussione sulla capital market union e sull'unione bancaria", ha detto ancora Giorgetti. Il dibattito anche parlamentare sulla ratifica del Meccanismo dovrà quindi avere luogo, ha spiegato il ministro, "nell'ambito di una complessiva e articolata riconfigurazione degli strumenti in grado di salvaguardare il mercato comune dalle turbolenze dei mercati finanziari".

Parlando del Pil, "i primi dati sull'andamento dell'economia evidenziano tendenze positive che lasciano prevedere che gli obiettivi della Nadef saranno raggiunti se non superati", ha affermato Giorgetti. La previsione di crescita per il 2023 inserita nella Nota al Def era di +0,6%.

Roccella sulla maternità surrogata: niente discriminazione per bimbi 
"È importante ribadire che non c'è nessuna discriminazione nei confronti dei bambini, discriminazione che sarebbe inaccettabile". Lo ha ripetuto la ministra alla Famiglia, alla Natalità e alle Pari Opportunità Eugenia Roccella rispondendo ad una interrogazione in Senato sulla maternità surrogata presentata da Maurizio Gasparri (Fi). "Non sono in discussione i diritti dei bambini in Italia, anche se nati all'estero con pratiche che sono reato nel nostro paese, come ad esempio la maternità surrogata o utero in affitto, vietata dalla L.40/2004, attualmente vigente. Ricordiamo infatti che - ha detto Roccella - nel caso di un atto di nascita prodotto all'estero, in cui risultano come genitori due padri, la trascrizione in Italia prevede quella del solo padre biologico. Una volta riconosciuto il genitore biologicamente legato a sé, il piccolo potrà godere immediatamente di tutti i diritti, dall'assistenza sanitaria all'istruzione, come già accade, ad esempio, ai bambini non riconosciuti dal padre e cresciuti da madri cosiddette single". Roccella ha quindi sottolineato: "Permane la condanna dell'utero in affitto, stabilita dalla legge 40, e ribadita più volte da diverse sentenze della Corte Costituzionale. Recentemente anche la Corte di Cassazione, il 30 dicembre 2022, in Sezioni Unite, con la sentenza n.38162 ha affermato con chiarezza che tale pratica 'offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane, assecondando un'inaccettabile mercificazione del corpo, spesso a scapito delle donne maggiormente vulnerabili sul piano economico e sociale".

Roccella ha ricordato che "nella stessa sentenza la Cassazione ha poi indicato che 'l'automatismo del riconoscimento del rapporto di filiazione con il genitore di intenzione sulla base del contratto di maternità surrogata e degli atti di autorità straniere che riconoscono la filiazione risultante dal contratto, non è funzionale alla realizzazione del miglior interesse del minore, attuando semmai quello degli adulti che aspirano ad avere un figlio a tutti i costi". "La Corte ha quindi escluso - ha proseguito la ministra - ogni automatismo nella trascrizione degli atti di nascita prodotti all'estero a seguito di procedure di utero in affitto, sottolineando come la trascrizione automatica non sia in funzione dei diritti del minore, ma di quelli dell'adulto. Richiamando precedenti sentenze in merito, sia della stessa Cassazione che della Corte Costituzionale, la pronuncia della Cassazione dello scorso dicembre individua quindi nell'adozione in casi particolari, prevista dall'art.44, della L. 184 del 1983, il percorso da seguire per eventualmente assicurare il rapporto genitoriale del minore con il partner del genitore biologico. Il governo nei propri atti è dunque - ha concluso Roccella - tenuto al rispetto del quadro normativo che ho illustrato, sul quale è facoltà del legislatore eventualmente intervenire".

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