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ANSA/Migranti: una scuola d'Italiano per stranieri a Palermo

Tra studenti del Gonzaga anche chi fugge da povertà e violenze

Redazione ANSA PALERMO

(ANSA) - PALERMO, 04 GEN - Da 15 anni la scuola d'Italiano per immigrati nata al Gonzaga e riconosciuta dal Centro Astalli, volto italiano del Jesuit Refugee Service, aiuta quanti fuggono da povertà e violenza. Un punto di riferimento per migranti e rifugiati che vogliono integrarsi a cominciare dalla lingua del Paese che li ospita.
    "Sono a Palermo da 4 anni e questo è il primo anno che partecipo a questo corso - dice Sara di 35 anni giunta in Italia dalla Nigeria -. Cercare di imparare la lingua italiana è molto importante soprattutto perché ti dà una maggiore possibilità di trovare un lavoro. Spesso tanti problemi nascono proprio dalla difficoltà di non riuscire a capirsi".
    "Voglio imparare bene a scrivere e parlare la lingua italiana - aggiunge Adish, un Mauriziano di 24 anni - perché il mio desiderio è quello un giorno di potere lavorare come mediatore culturale. Migliorando la comunicazione si possono raggiungere tanti obiettivi".
    Tra gli studenti anche una giovane brasiliana, Any, di 28 anni, che da poco ha ottenuto anche la cittadinanza italiana.
    "La cultura italiana - spiega - mi è sempre piaciuta molto. Mi sono laureata in matematica nel mio Paese ma il mio desiderio in Italia è quello di specializzarmi nella Lingua dei Segni (Lis) per le persone sorde". A dedicarsi alle persone migranti ci sono 10 volontari e quattro ragazzi per il tirocinio formativo scuola-lavoro. Fra i volontari un seminarista, un insegnante d'italiano della scuola primaria, un insegnante di francese delle scuole medie e alcuni docenti in pensione. "Dopo un periodo di pausa forzata per la pandemia, dallo scorso novembre, abbiamo ripreso tutte le nostre attività della scuola - racconta il gesuita Giacomo Andreetta coordinatore del servizio di volontariato della scuola -. Al momento ci sono circa 40 stranieri, dai 12 ai 40 anni, ma il loro numero potrebbe crescere anche se in misura limitata per le normative anticovid. Abbiamo diversi casi di ricongiungimento familiare di persone che sono dovute partire da zero con la lingua italiana". Gli allievi provengono da diversi paesi: Argentina, Brasile, Bangladesh, Sri Lanka, Mariutius, Costa D'avorio, Ghana, Nigeria, Algeria, Lettonia, Ucraina. La scuola, aperta tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, è organizzata in quattro corsi. "Abbiamo persone che hanno bisogno di una vera e propria alfabetizzazione primaria - spiega Andreetta - e altre, invece, che hanno necessità di migliorare il livello di apprendimento per motivi di lavoro o per ottenere la cittadinanza. A Maggio, ci sarà per alcuni la possibilità di sostenere l'esame da esterni che certifica il livello linguistico B1 necessario per la carta di soggiorno o la cittadinanza".
    "La scuola d'italiano del Centro Astalli è uno dei nostri pilastri portanti del Gonzaga - afferma padre Vitangelo Denora direttore generale del Gonzaga Campus -. L'esperienza della scuola per stranieri, che ormai da molti anni viene portata avanti dentro il campus, è per noi fondamentale: non si tratta di una ospitalità ma di una realtà significativa che costituisce elemento integrante della nostra proposta educativa. Al Gonzaga abbiamo infatti tre scuole: la scuola italiana, la scuola internazionale e la scuola per immigrati che condividono i valori di accoglienza, inclusione ed integrazione sociale. Il modello che proponiamo è quello della crescita socio-relazionale reciproca attraverso proprio lo scambio umano nutrito dall'arricchimento interculturale e multiculturale". (ANSA).
   

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