Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

AL Policlinico Messina unità operativa tumori peritoneo

AL Policlinico Messina unità operativa tumori peritoneo

E' la prima in tutto il Sud Italia

MESSINA, 27 marzo 2023, 08:00

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' stata istituita al Policlinico Universitario di Messina l'Unità Operativa di Chirurgia del Peritoneo e del Retroperitoneo, la prima, non solo in Sicilia, ma anche in tutto il Sud ed una delle pochissime esistenti su tutto il territorio nazionale. La responsabilità dell'Unità Operativa è stata affidata al Prof. Antonio Macrì, ordinario di Chirurgia Generale e Direttore della Scuola di Specializzazione dell'Università di Messina, che tratta queste patologie ormai da circa 20 anni. L'Unità Operativa svolge, prevalentemente, la propria attività nel campo dei tumori del peritoneo, sia primitivi (mesotelioma, carcinoma sieroso-papillare), che secondari (carcinosi peritoneale) e del retroperitoneo (sarcomi). "È stato dimostrato infatti - spiega Macrì - che alcune tipologie di tumori, come quelli del colon e dello stomaco, considerati big killer oncologici, potranno sviluppare, nel 40-70% dei casi, una diffusione peritoneale, evitabile, in un numero consistente di casi, mediante l'applicazione di tecniche all'avanguardia. L'Unità Operativa si avvale infatti delle tecniche più evolute nel campo della chirurgia oncologica addominale, quali la chirurgia citoriduttiva associata alla chemioipertermia intraperitoneale (Hipec) e la chemioterapia pressurizzata mediante approccio laparoscopico (Pipac), che consentono sostanziali miglioramenti della sopravvivenza e della qualità di vita dei pazienti. I sarcomi retroperitoneali sono trattati invece mediante chirurgia compartimentale, raramente associata all'HIPEC, che consente, tramite resezioni multiviscerali, un miglioramento prognostico rispetto alla chirurgia tradizionale. L'Unità Operativa, riconosciuta, dalla Società Italiana di Chirurgia Oncologica (Sico), come Centro di Riferimento per la Cura dei Tumori Peritoneali, lavora in sinergia con le principali Istituzioni nazionali ed internazionali impegnate nella cura dei tumori addominali".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza