"La signora Franca Viola agirà in via
legale nei confronti dei produttori e distributori del film
Primadonna per vedere ristabilita la propria serenità e far
valere ogni altro diritto nei confronti dei soggetti citati". Lo
annuncia in una nota l'avvocato Fabio Macaluso in relazione al
film Primadonna, diretto da Marta Savina, prodotto dalle Società
Capri Entertainment, Medset e Tenderstories e distribuito dall'8
marzo da Vision Distribution ed Europictures, perché, "è stato
largamente pubblicizzato come ispirato alle vicende realmente
occorse alla signora Viola negli anni dal 1965 al 1969 (prima
donna italiana ad aver rifiutato il matrimonio riparatore,
ndr)".
Già il 16 giugno 2021, Franca Viola, avuta notizia della
produzione del film, diffidò Capri Entertainment, richiedendo
che nome e cognome non venissero utilizzati, spiega il legale,
"per distinguere alcun personaggio di opere filmiche di vostra
produzione o in associazione in ogni modo a lavori prodotti
dalle vostra società, alle relative presentazioni, note
informative e chiamate di casting e ai materiali pubblicitari e
promozionali riconducibili a vostre iniziative".
In data 31 agosto 2021 i legali del produttore dell'opera
cinematografica scrivevano: "Capri Entertainment s.r.l., onde
evitare qualsiasi questione, ha deciso di apportare al progetto
filmico tutte le modifiche necessarie ad evitare qualsivoglia
collegamento con la signora Franca Viola" e "i protagonisti
agiranno in una città diversa da quella in cui si sono svolti
gli accadimenti".
"Purtroppo - sottolinea ancora Macaluso nella nota - la
promessa di Capri Entertainment non è stata mantenuta poiché il
riferimento al nome della signora Franca Viola è prepotentemente
ripetuto nelle iniziative che promuovono il film che è
ambientato poi nei tempi e nei luoghi in cui avvennero i gravi
fatti in danno alla signora Viola e il film, infine, ha come
unico oggetto la narrazione di quei fatti".
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