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Corteo antimilitaristi il 2 giugno a Cagliari contro le basi

Corteo antimilitaristi il 2 giugno a Cagliari contro le basi

A Foras: 'liberare la città dalle servitù militari'

CAGLIARI, 31 maggio 2023, 14:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una manifestazione a Cagliari contro l'occupazione militare della città e in particolare della Sella del Diavolo e della zona circostante: l'hanno annunciata i collettivi che fanno parte del movimento A Foras oggi durante un sit-in sotto i portici di Palazzo Bacaredda in occasione del 2 giugno, festa della Repubblica.

Il corteo partirà alle 16 da Marina Piccola e terminerà in piazza San Bartolomeo. "La Sardegna per tutto il mese di maggio ha subito grandissime esercitazioni militari che coinvolgono diversi paesi Nato e che si inseriscono nel contesto del conflitto russo-ucraino - spiega Pierluigi Caria, uno dei portavoce di A Foras - ma quest'anno abbiamo scelto di concentrare l'attenzione su Cagliari e sulla Sella del Diavolo.

Sotto il promontorio è installata, infatti, la più impattante tra le strutture militari cittadine, la ex Pol Nato, ora passata nelle mani della Marina militare italiana, che impedisce di fruire a pieno di una vasta area di particolare pregio paesaggistico e naturalistico". Un deposito di carburante di 280mila metri cubi, ora non utilizzato, "la Marina qualche anno fa ha cercato di darla in concessione ai privati, mantenendo però una servitù militare, ma l'operazione non è andata a buon fine", precisa Caria.

"La Sella è completamente scavata, come Monte Urpinu - aggiunge Elena Argiolas, altra portavoce del movimento - noi invece vorremmo che quella zona fosse attraversabile da tutti, fruibile e vivibile". Gli esponenti del movimento nei giorni scorsi avevano chiesto, per oggi, in una lunga lettera, un incontro al sindaco Paolo Truzzu, che non li ha ricevuti per altri impegni istituzionali pregressi. "Il Comune si adoperi per arrivare a una demilitarizzazione della Sella e delle strutture collegate - sottolinea Caria - i serbatoi sotterranei sono collegati con la radice del Molo di Levante, nello sbocco del canale di Terramaini, dove si trova un'ulteriore zona militare che impedisce una piena fruizione del waterfront cittadino, che altrimenti collegherebbe via Roma al vecchio borgo Sant'Elia senza interruzione". 

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