(ANSA) - ROMA, 06 MAR - L'occupazione femminile indipendente
sta pagando un prezzo alto, in Italia, con l'avanzare della
crisi da Covid-19, poiché secondo i consulenti del lavoro nei
mesi di aprile-settembre 2020, rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente è diminuita di "103.000 unità, registrando
una contrazione del 6,4%, praticamente il doppio di quella
registrata dagli uomini". E, si legge nello studio, diffuso a
due giorni dall'8 marzo, "in nessun Paese europeo si è assistito
ad un calo così forte: in media, le autonome sono diminuite
dell'1,6%, più o meno quanto i maschi (-1,9%)". Da un lato,
viene spiegato, "ciò è dovuto all'impatto settoriale della crisi
che ha penalizzato soprattutto la filiera del turismo-tempo
libero, attività ristorative e commerciali", comparti produttivi
tradizionalmente "ad alta densità di lavoro femminile
micro-imprenditoriale" nello Stivale. E, dall'altro, va tenuta
in considerazione la "fragilità" del segmento 'rosa'
indipendente, elemento suffragato, evidenziano i professionisti,
da "una recente indagine svolta da Eurostat sul lavoro autonomo
nei Paesi membri", secondo cui "il 17,5% delle italiane che
esercita attività in proprio lo fa per un solo committente",
percentuale, questa, "quasi doppia rispetto alla media europea
(9,2%), ma anche la più alta del continente", si legge, infine.
(ANSA).