(ANSA) - ROMA, 06 DIC - Nella memoria sulla Legge di
Bilancio, inviata dall'Istituto nazionale tributaristi (Int)
alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, "è stata sollevata
la problematica della responsabilità solidale in capo
all'intermediario fiscale con il titolare della partita Iva",
giacché nella manovra si prevedono "maggiori controlli
sull'attribuzione e operatività delle partite Iva, con possibile
chiusura d'ufficio e relativo provvedimento sanzionatorio in
capo al contribuente, ma un comma del provvedimento ha inserito,
nel caso di sanzione, la solidarietà dell'intermediario, cosa
che ha creato non poche preoccupazioni tra gli operatori del
settore e le loro organizzazioni di rappresentanza". Lo si legge
in una nota dell'associazione professionale guidata da Riccardo
Alemanno, che sottolinea la preoccupazione, e "non per rifuggire
da eventuali responsabilità, ma per evidenziare che
l'intermediario non ha strumenti per svolgere indagini, che
peraltro non gli competono, né potrebbero competergli, ma ha
unicamente l'obbligo, ai fini dell'antiriciclaggio, di operare
l'adeguata verifica della clientela, ovviamente con analisi
generiche del richiedente la partita Iva e/o con sue
dichiarazioni spontanee. Pertanto - va avanti la nota - è
necessario cancellare, o meglio perimetrare l'eventuale
responsabilità inserendo all'art. 36, come condizione di buona
fede e di corretto comportamento professionale, l'esecuzione
dell'adeguata verifica del cliente ai sensi della normativa
sull'antiriciclaggio". Alemanno dichiara: "Comprendo e
condivido le finalità di una maggior attenzione
nell'attribuzione della partita Iva, sarebbe però opportuno,
quando una norma contempla il coinvolgimento e la responsabilità
dell'intermediario fiscale, che siano preventivamente coinvolte
le organizzazioni di rappresentanza di tale figura
professionale, al fine di individuare indicazioni operative
praticabili per le finalità della norma stessa, evitando di
esporre il professionista a rischi collegati ad accadimenti
futuri non conoscibili e a comportamenti di terzi dei quali non
può essere ritenuto responsabile, salvo, ovviamente, emergano
suoi coinvolgimenti da atti giudiziari", termina la nota
dell'Int. (ANSA).