(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Il bacino degli architetti e degli
ingegneri liberi professionisti iscritti ad Inarcassa, la Cassa
di previdenza delle due categorie tecniche, "a fine 2022 conterà
circa 176.800 soggetti, in aumento dell'1,6% sul 2021" e
"l'incremento del numero dei pensionati risulta in linea con le
proiezioni del Bilancio tecnico e dovrebbe attestarsi a fine
anno a 43.000, raggiungendo, per fine 2023, 46.000 unità". A
farlo sapere l'Ente pensionistico privato, dopo aver varato il
Budget 2023. "Le attese sui redditi 2021 delle due categorie
sono estremamente positive: il 'monte' delle entrate degli
associati - si stima - dovrebbe evidenziare un aumento di almeno
il 15%, rispetto all'anno precedente, recuperando la mancata
crescita del 2020, legata al blocco delle attività produttive, e
riposizionandosi su quel sentiero di crescita sostenuta che era
saldamente in corso nel triennio immediatamente precedente la
pandemia". Pertanto, la stima di Inarcassa, "in linea con il
quadro economico generale, è di una ulteriore crescita nel 2022
dei redditi aggregati degli iscritti, con una variazione
positiva (+4,4%) del reddito medio, stimato nel 2022 sui 32.000
euro, e di una crescita dell'1,6% degli iscritti dichiaranti".
Per il presidente dell'Ente Giuseppe Santoro, "consolidare,
rafforzare e sostenere la libera professione è un tema
prioritario non solo per la politica ma soprattutto per gli
operatori di previdenza che devono garantire un futuro
pensionistico ai propri iscritti. Il mondo del lavoro, infatti -
prosegue - è in continua evoluzione, sospinto da estenuanti
mutazioni normative; dai bisogni della collettività; dalla
necessità di difendere e garantire un ambiente ogni giorno più
fragile; dall'esigenza di dover gestire emergenze sanitarie un
tempo impensabili". Le professioni tradizionali, afferma ancora
il vertice della Cassa, "sono oramai irriconoscibili e
l'incessante trasformazione dell'economia, sempre più
tecnologica e virtuale, impone flessibilità, specializzazione e
aggregazione. È l'impegno che, come architetti e ingegneri,
dobbiamo prendere per concorrere alla ripresa del nostro Paese.
Ma raggiungere l'obiettivo non sarà possibile, se non avremo al
fianco governo e istituzioni", chiude Santoro. (ANSA).