(ANSA) - ROMA, 28 NOV - "Arrivano segnali positivi e
incoraggianti dalla bozza di legge di Bilancio 2023: attendiamo
il testo definitivo e l'avvio dei lavori parlamentari, ma per
ora possiamo dirci soddisfatti per l'attenzione che il governo
sta mostrando nei confronti dei liberi professionisti e della
platea complessiva delle artite Iva. È anche uno stimolo nei
nostri confronti della nostra categoria che ci porta a fare di
più e a cercare nuove opportunità professionali". A dirlo il
presidente della Fondazione Inarcassa (l'organismo attivo sui
temi della professione che rappresenta gli ingegneri ed
architetti iscritti ad Inarcassa, l'Ente previdenziale delle due
categorie dell'area tecnica) Franco Fietta, secondo cui "il
regime forfettario attenzionato nella bozza di disegno di legge
di Bilancio 2023 è indiscutibilmente un fatto positivo.
L'aliquota unica pari al 15% e, comunque, una tassazione più
leggera è un vantaggio evidente. C'è, però - recita una nota -
un rovescio della medaglia su cui vorremmo invitare parlamento e
governo a riflettere: la misura, infatti, rischia di atomizzare
sempre più il nostro tessuto professionale. Dalla sua
introduzione, avendola limitata ai singoli, le piccole forme di
aggregazione, studi associati e società professionali in fase di
avvio, si sono disgregate per cogliere l'opportunità fiscale
estremamente vantaggiosa", si legge. Per Fietta, invece,
occorrerebbe comprendere "anche le aggregazioni nel regime
forfetario e proporzionandolo al numero dei soci, anche
ipotizzando alcuni correttivi come un limite massimo di 4 o 5
professionisti per società". (ANSA).