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CAL approva modifiche legge urbanistica e sostegno di libertà per le donne vittime di violenza

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CAL approva modifiche legge urbanistica e sostegno di libertà per le donne vittime di violenza

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Responsabilità editoriale di ANCI Liguria

08 aprile 2021, 15:07

ANCI Liguria

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di ANCI Liguria

Il Consiglio delle Autonomie Locali liguri, presieduto dal Sindaco di Chiavari Marco Di Capua, ha espresso parere favorevole in merito al disegno di legge n. 59 del 05 marzo 2021, che modifica la Legge urbanistica regionale attualmente vigente, e alla proposta di legge n. 64 del 19 marzo 2021, che istituisce un sostegno economica “di libertà” per le donne vittime di violenza. Due provvedimenti strategici molto diversi tra loro ma entrambi di fondamentale importanza per le comunità locali: il primo definisce come i cittadini e i Comuni dovranno interfacciarsi in futuro per una edilizia privata a impatto zero, sostenibile e moderna; l’altro è la prosecuzione di un’attenzione che finalmente, da pochi anni, si è focalizzata sulla piaga della violenza di genere, di cui si parla tanto ma concretamente si fa poco.

“Questa mattina il CAL si è espresso su due proposte di legge. La prima, la n. 59, che apporta modifiche alla legge urbanistica regionale, al testo proposto dall’assessore regionale Marco Scajola: sono stati introdotti ulteriori emendamenti, approvati anche da Regione Liguria, che vanno incontro alle esigenze degli enti locali e dei Comuni – ha commentato il presidente del CAL Marco Di Capua – Mentre la seconda è la n. 64 relativa ad interventi di prevenzione della violenza di genere e all’attuazione di misure a sostegno delle donne vittime di violenza. Anche in questo caso il CAL ha espresso parere favorevole ed è stato accertato lo stanziamento di bilancio regionale pari a 100mila euro. Si tratta di un risultato importante, due provvedimenti attesi da anni, nell’interesse dei cittadini e delle vittime di violenza”.

“Sono molto soddisfatto perché i Comuni hanno compreso l’importanza di questa riforma che stiamo portando avanti come Regione Liguria – ha affermato l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola, intervenuto più volte nel corso della riunione in videoconferenza – Fondamentale è la collaborazione tra Enti per lo sviluppo e la crescita del territorio. Ringrazio Anci e le Amministrazioni locali per aver compreso questo spirito e per le proposte concrete fatte. Ancora una volta un lavoro sinergico dimostra come si possa giungere a interventi concreti e utili per le comunità locali”.

 “Riguardo al testo del ddl n.59, si evince che il Ptr, Piano territoriale regionale è lo strumento organico necessario per fornire ai Comuni i riferimenti fondamentali sul ruolo che i diversi territori possono svolgere per delineare una ‘nuova idea di Liguria’, nella quale la pianificazione dei servizi e delle infrastrutture pubbliche diventi elemento centrale delle politiche urbanistiche – ha detto Sergio Cortesia, coordinatore della commissione Urbanistica di Anci Liguria e relatore delle proposte dei Comuni al CAL - Con il ddl si apportano modifiche alla legge urbanistica regionale sia con riferimento alla migliore specificazione dei contenuti e della struttura del Ptr che, soprattutto con l’introduzione del ‘Piano dei servizi e delle infrastrutture’ e del relativo ‘Piano urbanistico locale’, diventerà lo strumento destinato a regolare la pianificazione urbanistica delle città, delle conurbazioni costiere, delle valli interne e dei poli attrattori dell’entroterra, con l’obiettivo di riportare la pianificazione urbanistica della ‘città pubblica’ al centro delle politiche urbanistiche comunali. Siamo contenti che l’assessore Scajola abbia accettato e condiviso tutte le nostre osservazioni dirette alla semplificazione di procedure e  tempistiche, con un pragmatico approccio alle tematiche urbanistiche locali – ha proseguito Cortesia – L’assessore ha inoltre accolto due emendamenti, non espressamente riferiti al contenuto del ddl, sulla necessità di normare il Pua, Piano urbanistico attuativo, elemento indispensabile perché i Comuni possano accedere senza penalizzazioni al 100% dei contributi per investimenti per opere pubbliche, e sulla possibilità di ampliare i gradi di flessibilità dei piani urbanistici comunali”.

 

Il Cal ha approvato, inoltre, la proposta di legge n. 64 del 19/03/2021 di integrazione alla legge regionale n. 12/2007, che prevede l’istituzione del “sostegno di libertà” per le donne che subiscono violenza domestica e in condizione di povertà, quale contributo per il superamento allo stato di dipendenza economica e di soprusi.

“Abbiamo approvato la pdl con alcune osservazioni, tra cui la possibilità di valutare, tra i criteri per accedere al sostegno, l’Isee corrente della donna, la capacità finanziaria, la condizione lavorativa e l’introduzione di un sostegno all'autonomia abitativa in attesa di emancipazione lavorativa, con attribuzione di un punteggio per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica – ha sottolineato la coordinatrice della commissione Welfare di Anci Liguria Ileana Romagnoli, relatrice della proposta al CAL – Il provvedimento, soprattutto in questo momento in cui il prolungato lockdown obbliga alla permanenza negli stretti spazi abitativi e fa esplodere le tensioni tra i familiari, viene incontro alle donne che si trovano costrette ad allontanarsi dalla famiglia per salvaguardare la loro integrità fisica e spesso quella dei minori, perdendo quella certezza economica sovente legata alla figura maschile che garantiva loro un sostentamento. L’importanza di questo provvedimento è dare proprio a queste donne la possibilità di muoversi autonomamente, con un percorso guidato di inserimento lavorativo o di aiuto per iniziare una attività lavorativa che consenta loro il superamento dello stato di dipendenza economica. Comuni e procure sanno quanto questo periodo abbia inasprito alcune situazioni, e questo provvedimento regionale interviene per contribuire a dare una risposta alle molte richieste che provengono alle strutture e non solo. Anci, da parte sua, garantisce fin d’ora il proseguimento di un percorso formativo, realizzato in collaborazione con Regione, per tutti gli operatori coinvolti nelle strutture comunali, dagli assistenti sociali, a coloro che lavorano nelle case famiglia, un percorso già iniziato negli anni precedenti”, ha concluso Romagnoli.

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