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Nutrigenetica - Il punto della D.ssa Enza Perdicaro

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Nutrigenetica - Il punto della D.ssa Enza Perdicaro

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Responsabilità editoriale di PRIMA PAGINA ITALIA

Nutrigenetica? La chiave di volta per una nutrizione personalizzata sul nostro DNA. Con il metodo NutriVida della Dott.ssa Enza Perdicaro è possibile!

02 marzo 2021, 17:03

PRIMA PAGINA ITALIA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di PRIMA PAGINA ITALIA

Scientificamente, la nutrigenetica è lo studio di come la variazione genetica nei geni individuali influenza la risposta di un individuo a particolari nutrienti e tossine nella dieta. Ognuno di noi è unico e ciò è legato ai nostri geni. Le differenze da individuo a individuo si manifestano sia esteriormente nel nostro aspetto fisico, come il colore dei capelli e degli occhi, sia internamente, ad esempio nella capacità di metabolizzare i nutrienti o di eliminare le tossine. Infatti anche se condividiamo gran parte del materiale genetico, in ciascun gene ci sono punti di variazioni. L’insieme di queste piccole variazioni possono influenzare ciò che siamo e definiscono la nostra individualità. Ma i geni non sono tutto, essi interagiscono con l’ambiente che ci circonda, pertanto modificando la nostra interazione con l’ambiente, modifichiamo l’espressione dei geni. Ad esempio, una persona dalla pelle chiara (geni) si scotterà al sole (ambiente) solo se si espone senza una protezione adeguata. L’aspetto dell’ambiente che ci influenza maggiormente e sul quale, per fortuna, possiamo esercitare il maggior controllo, è l’alimentazione.

Conoscendo meglio gli effetti che i nutrienti hanno sulla nostra costituzione genetica, attraverso una dieta corretta ed equilibrata, ma soprattutto personalizzata, possiamo esercitare un controllo più effettivo sulla qualità e le nostre aspettative di vita. A supportare l’importanza di questa tipo di approccio al mondo della dietologia ci sono letteralmente migliaia di studi “peer reviewed” disponibili attualmente in letteratura scientifica, pubblicati nel corso degli ultimi due decenni, e anche se c’è ancora tanto da studiare, è forse non raggiungeremo mai la “Dieta Perfetta" , abbiamo tantissime conoscenze che possiamo mettere già in atto. Utilizzando l’informazione genetica possiamo fornire al paziente delle indicazioni specifiche relative alla scelta di un alimento piuttosto che di un  altro, è che non tutti i consigli alimentari sono uguali per tutti ma dipende dalla propria predisposizione genetica.

Qualche anno fa mi sono imbattuta in questo mondo semisconosciuto e affascinante, e ho avuto il piacere e l'onore di conoscere il fondatore di Eurogenetica - dott. Keith Grimaldi – considerato uno dei massimi esperti al mondo nel campo della genetica. Eurogenetica è una società nata nel 2010 con lo scopo di offrire al pubblico le preziose informazioni derivate dal nostro DNA, come l’interazione dei fattori ambientali e genetici sul nostro stato di salute.

 Nel 2007 è stato pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica dedicata alla nutrizione,  il Nutrition Journal, uno studio clinico (autore principale: Dott. Keith Grimaldi) che in pochi anni è diventato un punto di riferimento per chi si occupa di nutrigenetica. Esso descrive i benefici di una dieta nutrigenetica rispetto ad una dieta Mediterranea standard.

Lo studio dimostra i benefici della nutrigenetica nella perdita di peso, apportando significativi miglioramenti nei valori di omocisteina,  del colesterolo LDL e del glucosio nel sangue, rispetto ad una dieta standard. Dimostra  che la dieta nutrigenetica migliora il controllo del peso a lungo termine e la motivazione nell'individuo a seguire una dieta sana. Per tanto ne deriva un “Miglioramento nella gestione del peso mediante informazione genetica per personalizzare una dieta  calorica controllata”. 

La  nutrigenetica ci dona anche informazioni specifiche sulla predisposizione di sviluppare alcune patologie comuni, come il diabete, le malattie cardiovascolari, l'obesità, e sui processi di detossificazione e infiammazione, attività antiossidante,  sensibilità all'insulina e stato di salute di cuore e ossa. Alcuni geni ci danno informazioni sull'attività  fisica e ci rivelano quale e quanto dobbiamo farne!  

Tutto  ciò attraverso lo studio tra le relazioni tra la componente genetica (ruolo di alcuni polimorfismi genetici) e le varie componenti ambientali e nutrizionali, in grado di elevare notevolmente il rischio di sviluppare tali patologie. Il nostro patrimonio genetico ammonta a circa tre miliardi di basi ed è condiviso al 99,9% da tutti gli individui, mentre le residue differenze (circa 3 milioni di basi nucleotidiche) sono costruite per la maggior parte da polimorfismi a singolo nucleotide. I polimorfismi, a differenza delle mutazioni, non causano malattie ma se associati tra loro possono causare “predisposizioni” o “resistenza" in un individuo al rischio di sviluppare alcune patologie,  in combinazione a specifiche  condizioni ambientali. È così che le molecole chimiche contenute negli alimenti sono in grado di agire sul genoma, alterandone l’espressione genica proteica e metabolica.

L’obiettivo è individuare rischi e benefici per l'individuo di determinate componenti della  dieta stessa. Per cui la dieta può rappresentare un fattore di rischio o di prevenzione per le patologie degenerative, è ciò dipenderà  dal tipo di intervento nutrizionale che si attuerà, in correlazione alla storia personale e familiare del paziente. Attraverso un semplice test genetico, con un campione di saliva, che si può effettuare a qualunque età, verrà elaborata una dieta  “su misura"  in cui la parola chiave sarà Prevenzione! Il test genetico è veramente attendibile se interpretato da un esperto in materia ed ad oggi è uno dei punti cardini di NutriVida, il Centro Dietologico delle dottoressa Enza Perdicaro che è stata designata come Responsabile di Eurogenetica in Sicilia.

INFO:  NutriVida  

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