(ANSA) - MILANO, 12 NOV - L'esecuzione dei piani di
investimento in Italia è in ritardo e la Nadef mostra che entro
la fine del 2022 sarà stato speso meno dell'1% del Pil rispetto
a un obiettivo iniziale dell'1,7%. E' quanto afferma una 'credit
opinion' di Moody's sul credito sovrano italiano a proposito
delle erogazioni Ue per il Pnrr.
La società di rating ricorda che Bruxelles ha erogato 21
miliardi dopo che l'Italia ha raggiunto tutti i traguardi e gli
obiettivi previsti per la prima metà del 2022 con il governo
Draghi, con due soli obiettivi in ritardo legati alla legge
sulla concorrenza "tra cui una liberalizzazione dei prezzi al
dettaglio del gas che potrebbe rivelarsi politicamente difficile
nel contesto dell'attuale crisi energetica e potrebbe ritardare
l'erogazione della prossima tranche", scrive Moody's.
Il nuovo governo comunque "ha manifestato la propria
disponibilità a seguire il piano disegnato dal governo Draghi,
anche se è ancora possibile qualche tentativo di rinegoziazione"
sul Pnrr "in particolare per tenere conto dell'aumento dei
prezzi", afferma la società statunitense. "Sebbene non facciano
parte della nostra previsione di base, trasferimenti" per il
Pnrr "inferiori alle attese nell'intero periodo del programma
metterebbero sotto pressione gli investimenti", soprattutto in
un quadro come l'attuale di inflazione elevata, conclude
Moody's. (ANSA).