(ANSA) - ROMA, 07 DIC - Nel 2023 il 32,2% delle imprese
prevede una diminuzione del fatturato rispetto al 2022, mentre
il 18,3% delle imprese si aspetta un aumento. Quasi la metà
delle imprese, il 49,5%, si aspetta un fatturato stabile
rispetto al 2022. E' quanto emerge dai risultati del panel di
500 imprese rappresentative delle attività economiche di Roma e
Provincia messo a punto dalla Camera di Commercio di Roma per
fornire un costante aggiornamento sull'evoluzione della
situazione economica.
Le imprese del panel hanno nel 67% dei casi la sede nel
comune di Roma e per il 33% dei casi nel resto della provincia
di Roma. L'84,6% delle imprese ha tra 0 e 9 dipendenti, il 12,6%
ha tra 10 e 49 dipendenti e il 2,8% delle imprese ha oltre 50
dipendenti.
Tra i principali ostacoli alla propria attività per il 2023
le imprese segnalano come particolarmente problematici: il
carico fiscale (il 67,5% lo ritiene un problema per il 2023);
l'inflazione (segnalata come ostacolo dal 62,4%; la riduzione
della domanda (57,8%) e il costo delle bollette (57%).
Complessivamente il 79% delle imprese prevede di aumentare i
prezzi nel 2023, tra queste il 10% aumenterà i prezzi più di
quanto fatto nel 2022.
"I risultati di questa nuova indagine - afferma Lorenzo
Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma -
delineano un quadro di grande complessità per le imprese. I temi
dei costi e dell'approvvigionamento energetico sono diventati
preminenti e impegnano tutti su difficili obiettivi di
diversificazione delle forniture di gas e di petrolio. Non solo.
A causa dell'aumento dell'inflazione, le politiche monetarie si
stanno inasprendo e i tassi di interesse sono in aumento,
rallentando gli investimenti delle imprese: un aspetto
confermato dai dati del nostro report dove emerge che, nel corso
del 2022, solo il 26,3% delle imprese romane dichiara di aver
effettuato investimenti, a fronte di un 73,7% che, invece,
afferma di non averne fatti. L'economia globale rallenta e anche
il sistema produttivo romano inevitabilmente ne risente, soffre,
ma le dinamiche di fondo si confermano vitali, con un incremento
del numero delle imprese superiore alla media nazionale
dimostrando capacità di reazione alle mutate condizioni
economiche. Resta fondamentale il sostegno delle Istituzioni, a
partire dal Governo, alle imprese in difficoltà e più colpite
dai fortissimi rincari energetici. E bisogna fare di più: il 62%
delle imprese intervistate ritiene, infatti, che le misure
adottate nel 2022 per calmierare i costi energetici non hanno
avuto effetti. La situazione complessiva - conclude Tagliavanti
- è tutt'altro che semplice ed è necessario, per il tessuto
produttivo locale, utilizzare al meglio tutte le risorse del
PNRR per far compiere alle imprese romane un salto di scala: in
termini dimensionali, di efficienza e di complessità
organizzativa. Un salto di qualità tanto più indispensabile in
vista dei due grandi appuntamenti dell'orizzonte decennale della
città di Roma: Giubileo 2025 e, speriamo, Expo 2030Nel 2023 il
32,2% delle imprese prevede una diminuzione del fatturato
rispetto al 2022, mentre il 18,3% delle imprese si aspetta un
aumento. Quasi la metà delle imprese, il 49,5%, si aspetta un
fatturato stabile rispetto al 2022". (ANSA).
Roma, nel 2023 solo 18% imprese prevede un aumento del fatturato
Indagine Camera Commercio Roma. Decisivo Pnrr
