"Ora o mai più". E' l'appello che
i Fridays For Future Torino lanciano in vista dello sciopero
globale per il clima indetto per il 23 settembre. A due mesi dal
meeting internazionale dei giovani ambientalisti, che si è
tenuto a luglio proprio nel capoluogo piemontese, i Fridays
attraverseranno il centro della città in corteo da piazza
Statuto a piazza Vittorio Veneto, vicino al Po "la cui portata
d'acqua è dimezzata rispetto all'anno scorso", ricordano.
"Scenderemo in piazza a pochi giorni dal voto per chiedere
che la voce delle giovani generazioni venga ascoltata", spiegano
. "La crisi climatica in questa campagna elettorale non ha avuto
l'importanza di cui necessita - sottolinea Luca Sardo, portavoce
dei Fridays For Future -. Per questo scendiamo in piazza, come
in altre 50 città italiane, per pretendere che il futuro governo
e il futuro Parlamento agiscano con urgenza e decisione per
contrastare una delle più grandi minacce per il nostro futuro".
Secondo gli attivisti dalla politica non sarebbero arrivate
risposte adeguate "nonostante i lunghi mesi di siccità e gli
episodi drammatici come il crollo della Marmolada, gli alluvioni
in Pakistan a fine agosto e quanto accaduto oggi nelle Marche",
afferma Sardo, che conclude evidenziando come ci siano ancora
"politici eletti che negano l'emergenza climatica. Vogliamo
delle vere elezioni climatiche". Al corteo hanno aderito
"lavoratori, sigle sindacali, agricoltori, studenti e
insegnanti".
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