(ANSA) - ISTANBUL, 11 NOV - "Abbiamo sempre condannato questa
guerra e non si non condannare. Io ho parlato contro il
presidente russo Vladimir Putin e contro mio 'fratello' Kirill
che purtroppo sta benedicendo questa guerra fin dall'inizio". A
parlare è il Patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeo
I, che definisce Papa Francesco "coraggioso nel dire la verità"
pur con le attenzioni che deve avere perché "non è solo un capo
religioso ma anche un capo di uno Stato e dunque deve essere
attento, quando parla della guerra in Ucraina, a non offendere
altri Stati, popoli e nazioni". Il 'fratello' è invece il
Patriarca ortodosso di Mosca Kirill che con il suo appoggio al
Cremlino, rispetto all'invasione dell'Ucraina da parte della
Russia, ha creato una frattura nel mondo ortodosso che già aveva
le sue crepe da tempo.
Il Patriarca di Costantinopoli, che rappresenta diverse
chiese autocefale del mondo ortodosso, parla della guerra in
Europa dal suo quartier generale, il Patriarcato Ecumenico che
si trova al Phanar di Istanbul, una cittadella dove si trova la
residenza dello stesso Patriarca, la chiesa ortodossa, gli
uffici, l'archivio. Una enclave cristiana in una città pressoché
totalmente musulmana.
La necessità di trovare una via di pace risuona dunque anche
ad Istanbul e il Patriarca ribadisce però che "non ci può essere
pace senza giustizia". L'appello arriva nel corso di un incontro
con l'Opera Romana Pellegrinaggi, l'ente della diocesi di Roma
che promuove itinerari di fede, in missione in Turchia per
riscoprire mete legate alla vita di San Paolo che in questa
terra è nato e poi tornato, da Gerusalemme, per annunciare il
Vangelo. Nel suo saluto anche l'amministratore delegato
dell'Orp, monsignor Remo Chiavarini, parla infatti di "momento
storico difficile" e della preoccupazione di tutti i cristiani
affinché "questa guerra finisca presto".
Bartolomeo, rivolto ai sacerdoti cattolici in missione con
l'Opera Romana, annuncia anche che c'è la volontà di fare in
modo che ortodossi e cattolici possano celebrare la Pasqua lo
stesso giorno: "Purtroppo non la celebriamo insieme da troppi
secoli - ha detto - e c'è un progetto per trovare una soluzione.
Da parte di Papa Francesco c'è la migliore intenzione e anche da
parte ortodossa c'è la volontà di fissare finalmente una data
comune per celebrare la Resurrezione di Cristo".
Rivolto infine ai giornalisti, al seguito della missione in
Turchia dell'Orp, Bartolomeo ha colto l'occasione per ribadire
la sua stima al Presidente della Repubblica italiana Sergio
Mattarella, che "con grande onore ho incontrato diverse volte" e
che è il punto di riferimento per "ogni progresso spirituale e
materiale del Paese". Il Patriarca, attraverso la delegazione
italiana, invia poi il suo saluto "al nuovo governo da poco
insediato" al quale augura "un buon successo per le tante
iniziative necessarie per il miglioramento della situazione
economica e sociale del Paese" suggerendo di avere sempre come
obiettivi "lo sviluppo integrale della persona umana e il
superamento delle povertà". (ANSA).
Ucraina: Bartolomeo, 'purtroppo Kirill sta benedicendo guerra'
Patriarca Costantinopoli incontra Opera Romana a Istanbul
