(ANSA) - BRUXELLES, 23 NOV - I negoziati di adesione con la
Serbia dovrebbero avanzare solo se il Paese sostiene le sanzioni
dell'Ue contro la Russia e compie progressi significativi nelle
riforme legate al processo di integrazione europea. È la
richiesta contenuta nella raccomandazione approvata dal
Parlamento europeo alla nuova strategia dell'Ue per
l'allargamento. Nel testo - adottato con 502 voti favorevoli, 75
contrari e 61 astensioni - si sottolinea l'importanza di
riformare lo strumento dell'allargamento, ponendo una maggiore
enfasi sull'allineamento dei paesi candidati alla politica
estera e di sicurezza dell'Ue. Alla luce della crescente
minaccia russa alla pace e alla stabilità europee, una politica
di allargamento rafforzata rimane il più forte strumento
geopolitico a disposizione dell'Ue, sottolineano gli
europarlamentari che chiedono di riformare le procedure
decisionali per l'adesione di nuovi membri, sostituendo la
regola dell'unanimità con il voto a maggioranza qualificata. Al
contempo, l'Eurocamera chiede di premiare i Paesi candidati
quando compiono progressi sostenibili, anche inserendoli
gradualmente nel mercato unico dell'Ue, e al contrario di
sanzionare gli Stati qualora si verifichi una situazione di
stallo o di arretramento nel processo di riforme. Gli
europarlamentari insistono inoltre sulla necessità di concludere
i negoziati con i Paesi in via di adesione al più tardi entro il
2030, e di garantire che non vengano offerte alternative alla
piena adesione all'Ue. La raccomandazione include anche un
invito all'Ue a rendere più visibili i finanziamenti europei
diretti ai Paesi candidati e a prevenire l'interferenza di terzi
nei processi politici, elettorali e democratici di tali Paesi.
Quanto alla Bosnia-Erzegovina, il Parlamento europeo invita il
Consiglio europeo a dare seguito il prima possibile alla
raccomandazione condizionata della Commissione Ue per la
concessione dello status di paese candidato. (ANSA).
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