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Studio, porti Balcani ingresso per droga e armi

Lo rivela studio organizzazione GITOC

27 luglio, 20:14
(ANSA) - BELGRADO, 27 LUG - Esiste una significativa e sempre più trafficata "rotta marittima balcanica" usata da organizzazioni criminali per introdurre "droga" nell'Europa sudorientale "attraverso i principali porti marittimi commerciali" operativi nella regione. Lo sostiene un nuovo rapporto della Global Initiative against Transnational Organized Crime (GITOC). Secondo lo studio, " la cocaina dall'America Latina e l'eroina via Turchia e Medio Oriente" transitano attraverso i porti della regione. "Altre merci contrabbandate lungo questa rotta includono armi, rifiuti, merci contraffatte e sigarette", si legge nello studio. Nell'Europa sudorientale sono operativi più di cento porti e 12 terminal container, importanti punti di ingresso e di uscita per il commercio nell'Adriatico, nell'Egeo, nel Mar Nero e nello Ionio, nonché lungo il Danubio, osserva il rapporto. Lo studio analizza il commercio illegale in diversi porti della regione, tra cui Rijeka in Croazia e Koper, in Slovenia. (ANSA).

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