Percorso:ANSA > Nuova Europa > Politica > Mosca ammette il raid, 'ma l'intesa sul grano resta'

Mosca ammette il raid, 'ma l'intesa sul grano resta'

Russia, obiettivo erano le infrastrutture militari ucraine

25 luglio, 08:24
(ANSA) - ROMA, 25 LUG - E' stata la Russia a lanciare i suoi missili contro il porto di Odessa ma non per colpire i depositi di grano pronto ad essere esportato in base all'accordo siglato tre giorni fa a Istanbul: l'obiettivo erano le infrastrutture militari ucraine. Mosca ammette la paternità dell'attacco e lo fa secondo il copione consueto di una narrativa in base alla quale, anche contro l'evidenza, l'armata di Putin non colpisce mai edifici civili come scuole, case, ospedali, fabbriche, ma solo ed esclusivamente target militari. E all'allarme del mondo Mosca risponde rassicurando tutti sul rispetto degli impregni presi con l'Onu e la Turchia sull'esportazione dei cereali ucraini da tre porti del Mar Nero (Odessa, Chernomorsk e Yuzhny). Sono stati i portavoce del ministero degli Esteri e della Difesa, Maria Zakharova e Igor Konashenkov, a precisare rispettivamente che "missili Kalibr hanno distrutto delle infrastrutture militari nel porto di Odessa, con un attacco ad alta precisione" e che "sono stati distrutti una nave da guerra ucraina e un deposito di missili Harpoon forniti dagli Stati Uniti a Kiev". Glissando disinvoltamente sull'assicurazione fornita meno di 48 ore prima tramite il ministro della Difesa turco Hulusi Akar di non avere "assolutamente nulla a che fare con questo attacco". Ci ha pensato poi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, dal Cairo dove era in visita, a precisare che la Russia manterrà i suoi impegni sull'export di cereali a prescindere dalla revoca o meno delle restrizioni applicate a Mosca e che saranno la Marina russa e quella turca a garantire la sicurezza delle navi. (ANSA).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati