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Domani Crosetto e Tajani visitano Kosovo Serbia
Incontrano istituzioni per evitare escalation
21 novembre, 17:06 (ANSA) - ROMA, 21 NOV - E' prevista domani una visita in
Kosovo e Serbia dei ministri italiani di Difesa ed Esteri, Guido
Crosetto e Antonio Tajani, per incontrare le istituzioni dei due
pasi e scongiurare la degenerazione della cosiddetta crisi delle
targhe, aggravatasi all'inizio del mese con le dimissioni di
massa dei kosovari di etnia serba dalle istituzioni del Kosovo.
L'Italia è presente in Kosovo nell'ambito della missione Nato-Kfor, che ha il compito di contribuire a garantire un ambiente sicuro e protetto e la libertà di movimento per tutti i cittadini in Kosovo, come definito da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel '99. In Kosovo l'Italia ha la leadership del settore ovest e dal settembre 2013 la guida della missione è affidata con continuità ad un ufficiale generale italiano, ad eccezione di un comando ungherese (quest'ultimo dall'ottobre 2021 all'ottobre 2022. Poi, dal 10 ottobre 2022, la missione è infatti nuovamente sotto comando italiano, alle dipendenze del Generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia, tredicesimo comandante italiano). Il contingente facilita varie attività e fornisce assistenza alle istituzioni locali nel consolidamento della stabilità nella regione. Rivestono particolare importanza tutte le attività di 'Civilian Military Cooperation' che permettono di portare a termine dei progetti destinati a migliorare le condizioni di vita dei cittadini del Kosovo e di fornire supporto alle istituzioni locali. Con più di 700 militari di tutte le forze armate, l'Italia è la prima nazione per numero di militari dispiegati in Kosovo. Ai Carabinieri invece, che costituiscono la 'Multinational Specialized Unit', sono affidati compiti di sicurezza, raccolta informativa e di pronto impiego in caso di necessità, oltre che attività di supporto e addestramento delle organizzazioni di sicurezza locali. (ANSA).
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L'Italia è presente in Kosovo nell'ambito della missione Nato-Kfor, che ha il compito di contribuire a garantire un ambiente sicuro e protetto e la libertà di movimento per tutti i cittadini in Kosovo, come definito da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel '99. In Kosovo l'Italia ha la leadership del settore ovest e dal settembre 2013 la guida della missione è affidata con continuità ad un ufficiale generale italiano, ad eccezione di un comando ungherese (quest'ultimo dall'ottobre 2021 all'ottobre 2022. Poi, dal 10 ottobre 2022, la missione è infatti nuovamente sotto comando italiano, alle dipendenze del Generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia, tredicesimo comandante italiano). Il contingente facilita varie attività e fornisce assistenza alle istituzioni locali nel consolidamento della stabilità nella regione. Rivestono particolare importanza tutte le attività di 'Civilian Military Cooperation' che permettono di portare a termine dei progetti destinati a migliorare le condizioni di vita dei cittadini del Kosovo e di fornire supporto alle istituzioni locali. Con più di 700 militari di tutte le forze armate, l'Italia è la prima nazione per numero di militari dispiegati in Kosovo. Ai Carabinieri invece, che costituiscono la 'Multinational Specialized Unit', sono affidati compiti di sicurezza, raccolta informativa e di pronto impiego in caso di necessità, oltre che attività di supporto e addestramento delle organizzazioni di sicurezza locali. (ANSA).