(ANSA) - BRUSSELS, MAY 30 - Estonia, Lettonia, Lituania e
Slovacchia in una dichiarazione congiunta di cui l'Ansa ha preso
visione, chiedono all'Ue di "identificare modi legali per
massimizzare l'uso" dei beni congelati di persone ed entità
russe, nonché della Banca centrale russa "come fonte di
finanziamento" per sostenere "sia i costi dei continui sforzi
dell'Ucraina per resistere all'aggressione russa, sia la
ricostruzione del paese nel dopoguerra". "Lo Stato russo - si
legge nella nota - deve essere ritenuto responsabile della sua
ingiustificata aggressione militare contro l'Ucraina e dei
crimini di guerra commessi contro la popolazione ucraina, in
linea con il principio per cui 'l'aggressore paga'. Pertanto,
una parte sostanziale dei costi di ricostruzione dell'Ucraina,
compreso il risarcimento per le vittime dell'aggressione
militare russa, deve essere coperta dalla Russia". "La confisca
di beni statali, come riserve di banche centrali o proprietà di
imprese statali, ha un collegamento diretto ed un effetto a
questo riguardo", si osserva, ricordando come ad oggi siano
stati congelati "circa 300 miliardi di dollari sui 640 miliardi
che la Federazione Russa aveva accumulato nelle sue riserve di
valuta estera". (ANSA).
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