Migranti: Croazia, respinti 600 irregolari
Rotta balcanica sotto pressione. Annunciata struttura a confine
08 settembre, 13:14
(ANSA) - ZAGABRIA, 08 SET - La polizia croata ha respinto al
confine con la Bosnia-Erzegovina circa seicento migranti
illegali che intendevano entrare in Croazia, Paese Ue e membro
da quest'anno anche della zona Schengen. Nel darne notizia ai
giornalisti, il ministro degli Interni croato, Davor Božinović,
ieri ha sottolineato che si tratta di un numero record.
"Solo la scorsa notte è stato impedito l'ingresso nel
territorio della Croazia a circa seicento migranti illegali, si
tratta di numeri senza precedenti", ha detto il ministro
ricordando che a tutti coloro che "riescono a entrare sul
territorio croato, la legislazione europea garantisce certi
diritti e noi li rispettiamo". "Tuttavia - ha aggiunto - sarà il
governo di Zagabria a decidere le condizioni per garantire
questi diritti e per tal ragione nella zona confinante con la
Bosnia-Erzegovina saranno istituiti dei centri di accoglienza e
di registrazione dei migranti".
Uno di questi centri, il primo di questo genere in Croazia,
dovrebbe essere aperto tra breve a Krnjak, villaggio nella
Croazia centrale, distante circa 10 km dal confine bosniaco, in
una struttura comprendente 55 edifici, che in passato serviva
come campo di addestramento militare, e che è in disuso da molti
anni.
La settimana scorsa però un centinaio di residenti locali
hanno protestato contro questa idea. "È nell'interesse di tutti,
e soprattutto della popolazione locale, che i migranti vengano
spostati dai centri abitati, dai parchi, da altri luoghi
aperti", ha spiegato Božinović, precisando che sarà molto più
facile alla polizia svolgere i compiti amministrativi in
conformità con la legislazione europea e nazionale in un simile
campo e allo stesso tempo "creare le condizioni affinché i
nostri cittadini sentano la presenza dei migranti il meno
possibile". Božinović ha ricordato che negli ultimi mesi è tutta
l'Europa a vedere una forte crescita dei flussi migratori, di
persone provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente, molte delle
quali proprio sulla rotta balcanica. (ANSA).