Bulgaria: presidente critica sblocco veto N.Macedonia in Ue

(ANSA) - SOFIA, 26 GIU - Il presidente bulgaro, Rumen Radev, ha duramente criticato il governo dimissionario e i deputati dopo la recente decisione del parlamento di Sofia di approvare 'l'offerta francese' per superare il veto bulgaro sull'inizio dei negoziati per l'ingresso della Macedonia del Nord nell'Ue. I media bulgari danno risalto oggi alla dichiarazione di Radev secondo il quale "la proposta francese contiene molte delle richieste di base della Bulgaria", come per esempio quella di includere i bulgari che vivono nella Macedonia del Nord nella Costituzione macedone, accanto agli albanesi e ai macedoni, "ma avrebbe potuto avere maggiore peso se i nostri politici avessero prestato più attenzione all'intero pacchetto proposto della presidenza francese, compreso il protocollo bulgaro-macedone".

"I parlamentari hanno firmato una cambiale in bianco dopo che hanno votato a favore di una cosa che non hanno nemmeno potuto leggere e che indurrà i futuri governi a condurre con la controparte discussioni sterili sulle diverse controversie", ha aggiunto il presidente. Radev si riferisce al protocollo bulgaro-macedone, che fa parte del 'pacchetto francese'. Questo documento non è ancora firmato dalle rispettive parti ed è stato definito già in partenza "inaccettabile" dal premier macedone, Dimitar Kovacevski. Il protocollo contiene l'obbligo di Skopje di rispettare i diritti dei bulgari nella Macedonia del Nord, di non distorcere la verità storica appropriandosi della paternità di personaggi e figure importanti ritenute di stretta appartenenza alla tradizione storica e culturale bulgara, di non incitare all'odio contro la Bulgaria, anche tramite i libri di scuola, e di riconoscere che il macedone è un dialetto del bulgaro pur considerandolo ufficiale per la Macedonia del Nord.

(ANSA).