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"Gli Stati membri dovrebbero
intensificare il loro sostegno a Eufor Althea per garantire che
continui a contribuire a un ambiente sicuro e protetto per i
cittadini bosniaci e in tutto il paese". Così Gheorghe-Vlad
Nistor, presidente della delegazione della sottocommissione
sicurezza e difesa del Parlamento europeo, al termine della
visita in Bosnia-Erzegovina condotta per valutare la missione
militare dell'Ue e la situazione della sicurezza nel paese nel
contesto delle ripercussioni geopolitiche causate dalla guerra
russa in Ucraina. Eufor Althea, osservano gli eurodeputati,
potrebbe essere più efficace nell'attuazione del suo mandato se
fosse più grande e dotata delle capacità aggiuntive necessarie
per rassicurare i cittadini in tutto il paese, in particolare
attraverso il dispiegamento di una presenza credibile nel
distretto di Brčko. Nistor ha definito "stabile ma fragile" il
quadro della sicurezza nel Paese balcanico, proteso da un lato
verso l'adesione all'Ue in particolare dopo il riconoscimento
dello status di candidato, e colpito dall'altro dalla guerra in
l'Ucraina. "Con la concessione dello status di candidato - ha
spiegato Nistor - i rappresentanti eletti della
Bosnia-Erzegovina devono assumersi le proprie responsabilità e
attuare le riforme necessarie per il processo di adesione".
