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Fallisce un nuovo tentativo, Suez resta bloccato

Al quarto giorno di stop 300 navi ferme, alcune cambiano rotta

27 marzo, 15:50
Fallisce un nuovo tentativo, Suez resta bloccato Fallisce un nuovo tentativo, Suez resta bloccato

(di Rodolfo Calò) (ANSA)  - La corsa contro il tempo per sbloccare il Canale di Suez, una delle principali arterie del commercio mondiale ostruito dal gigantesco portacontainer Ever Given incagliatosi martedì su una delle sue sponde, procede ma non ha ancora prodotto una svolta. Anzi, un nuovo tentativo di liberale la 'balena spiaggiata' con i suoi 400 metri di lunghezza e 219 tonnellate di carico, è fallito. E le speranze per le quasi 300 navi ferme all'ingresso dei dei due lati del canale - che movimentano quasi 10 miliardi di dollari al giorno - sono affidate solo alle dichiarazioni confortanti sull'avanzamento dei lavori: il blocco si risolverà in pochi giorni (forse due) e non - si assicura - nelle "settimane" temute in un primo momento. Ma ci sono armatori che, per aggirare il blocco e il conseguente ingorgo di centinaia di cargo, stanno valutando di cambiare rotta, optando per il più lungo e costoso periplo dell'Africa. Il presidente dell'Authority del Canale di Suez, Osama Rabie, ha dichiarato oggi che i lavori per disincagliare la mastodontica, sono completati all'87%: il battello-draga che aveva cominciato a lavorare a cento metri di distanza dal portacontainer ora è a 15 metri. E lo scavo di pietre e sabbia che imprigionano la chiglia hanno raggiunto i 15 metri di profondità, a solo uno dall'obbiettivo di 16 indicato dalla stessa Authority. Ma ancora non basta: il tentativo fatto oggi per liberare il portacontainer è andato a vuoto, ha ammesso la Bernhard Schulte Shipmanagement , la compagnia di Singapore che ha la gestione tecnica della nave. A parte un generico "il prima possibile", di ufficiale e riscontrabile resta solo la previsione - formulata da Rabie giovedì sera - di una ripresa della navigazione "entro 48-72 ore al massimo". Intanto, sulla base dei traffico consueto, si stima che le navi bloccate dentro e attorno al Canale di Suez possano essere 280. Per certo ne sono state contate almeno 237: si tratta di 81 imbarcazioni dirette a sud, 41 in sosta nel 'Grande Lago Amaro' e 107 che tentano di raggiungere il Mediterraneo. Sono bloccati anche otto cargo con "bestiame", destando preoccupazioni in ambienti di animalisti egiziani. I tipi di nave più numerose bloccate a Suez (quasi 65) sono i bulk carrier, ossia le "portarinfuse"; e le portacontainer (oltre 50) come quella operata da una compagnia taiwanese e arenatasi quattro giorni fa a causa di una tempesta di sabbia. "Qualcuno sta pensando al periplo dell'Africa che però allungherebbe anche di 12 giorni il viaggio, ma la maggioranza degli armatori aspetta", ha riferito Mario Mattioli, presidente di Confitarma, la Confederazione Italiana Armatori, esprimendo la "ragionevole speranza che la via del canale venga riaperta in pochi giorni". Auspicio condiviso da Stefano Messina, presidente di Assarmatori, notando che "il problema più grosso riguarda i container perché ci sono merci che vanno al mondo della distribuzione e della produzione e il servizio di linea deve essere puntuale". Una nave 'sorella' della Ever Given si è già avviata per doppiare il Capo di Buona Speranza. rinunciando al canale di Suez che è un'allettante scorciatoia per portare merci dall'Asia all'Europa: vi transita circa il 30% dei container in giro per il mondo (quasi 19 mila navi l'anno scorso) e circa il 12% del commercio mondiale. Per l'Italia si tratta del 40,1% dell'import-export marittimo, ossia 82,8 miliardi di euro. (ANSA).

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