(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Salvaguardia degli ecosistemi e
regolamentazione del fermo pesca, uso sostenibile delle risorse,
prospettive delle filiere ittiche e dell'acquacoltura,
attenzione verso i consumatori. Sono questi alcuni tra i punti
di confronto e di analisi che verranno sviluppati presso il SAL
di Catania durante la due giorni di eventi Blue Day. Stati
generali della Pesca e dell'Acquacoltura, promossi dal ministero
delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
L'Europa e i Paesi che affacciano sul Mediterraneo si
trovano oggi ad affrontare una doppia sfida, ancor più
impegnativa a causa della pandemia: favorire la crescita
economica e l'occupazione nel settore ittico, assicurandosi che
tali obiettivi siano però in linea con i principi della
ecosostenibilità. In breve, va avviata la 'Transizione Blu':
quel processo strategico per cui oceani sani e ben gestiti
possano essere sì fonte di lavoro e sostentamento, investendo in
tecnologie e processi innovativi, ma limitando i danni ecologici
e combattendo la pesca illegale. La pandemia di Covid-19 ha
infatti colpito duramente le attività di pesca e acquacoltura
nel Mediterraneo, determinando forti diminuzioni delle attività,
della produzione e drastici cali dei prezzi dei prodotti. In
questa fase di riprese e ricostruzione delle attività, è
necessario ripartire dalla sostenibilità a lungo temine e dalla
resilienza del settore.
"Sicuramente in ambito Ue c'è un forte richiamo al
cambiamento. Quello che appare più evidente è l'approccio verso
un'economia blu che unisca tutela dell'ecosistema, progresso del
settore, occupazione e sostenibilità. La concretizzazione di
questo nuovo corso è la strategia del Feampa (Fondo Europeo per
gli Affari Marittimi, la Pesca e l'Acquacoltura), un fondo da
circa 1 miliardo di euro che promuove a livello europeo
finanziamenti per sostenere e innovare tutta la filiera", ha
spiegato il direttore Riccardo Rigillo, Direttore generale della
pesca marittima e dell'acquacoltura Mipaaf . (ANSA).
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