La Commissione Sviluppo Economico
del Consiglio regionale delle Marche approva a maggioranza le
proposte di atto amministrativo, ad iniziativa della Giunta,
relative al Programma regionale per l'utilizzo dei fondi
europei Fers e Fse Plus per il periodo 2021-2027. Il Consiglio
regionale è chiamato a deliberare entro il prossimo 17 aprile,
termine previsto dal regolamento Ue per la presentazione degli
stessi Programmi alla Commissione europea.
"Si tratta di una programmazione attesa - osserva il presidente
della Commissione Andrea Putzu (Fdi) - frutto di un ampio
confronto con tutte le categorie economiche e sociali delle
Marche". Sulla base di questo confronto, con il Programma
Regionale Fesr "si è scelto di promuovere "una forte
concentrazione sugli interventi a sostegno di ricerca,
innovazione e internazionalizzazione delle nostre imprese, ai
quali è destinato il 55% delle risorse disponibili. Il 39%
riguarda interventi nel settore dell'energia, dei cambiamenti
climatici, della prevenzione del rischio e della mobilità
sostenibile. Altre priorità sono quelle dello sviluppo
territoriale locale, nell'ambito del quale saranno attivati i
progetti rivolti sia alle aree urbane ed interne, nell'ottica di
favorire l'integrazione tra tutti i territori regionali. Il tema
del rilancio dei borghi sarà sviluppato con un approccio
trasversale, secondo l'impostazione data dalla legge regionale
n. 29 del 2021". Per quanto riguarda il Programma Regionale Fse
Plus, le priorità indicate dalla Giunta regionale riguardano le
azioni sull'occupabilità e quelle a sostegno dell'inclusione
sociale, attraverso il finanziamento di progetti di inclusione
socio-lavorativa rivolti alle categorie più fragili e il
finanziamento di quelli presentati dagli Enti del Terzo settore,
"intervento quest'ultimo - sempre secondo Putzu - non previsto
nella programmazione 2014-2020". "Gli interventi complessivi
contemplati nei due programmi regionali - spiega - saranno
integrati da quelli dei due Poc, Programmi Operativi
Complementari, interamente finanziati con risorse statali e i
cui contenuti specifici saranno meglio definiti una volta che il
Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo
sviluppo sostenibile avrà definito i criteri di programmazione"
I due Programmi regionali hanno una dotazione finanziaria
complessiva di oltre un miliardo di euro per l'interno periodo
di programmazione, divisi in 586 milioni di euro per il Pr Fesr,
ai quali si aggiungono 104 milioni per il Po complementare, e
296 milioni per il Pr Fse plus, con altri 50 milioni per il Po
complementare. "Si tratta di risorse fondamentali - conclude
Putzu - per il sostegno al tessuto produttivo, economico e
sociale della regione, che saranno utilizzate per promuovere
azioni di rilancio e di valorizzazione, assolutamente necessarie
per rispondere in modo efficace al periodo di crisi che ha visto
susseguirsi eventi particolarmente impattanti quali il sisma del
2016, l'emergenza sanitaria e ora questa drammatica guerra che
tocca da vicino ciascuno di noi".
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