Dal primo al 22 dicembre, a 75 anni
dal debutto, l'Arlecchino di Goldoni e Strehler torna Piccolo
Teatro Grassi di Milano, in via Rovello, nell'edizione curata da
Ferruccio Soleri. "Quest'Arlecchino intramontabile ha il
segno della vita che passa e si rinnova. È sangue che pulsa e
scorre nelle vene di un teatro reale e immaginario, come in un
corpo umano". Così parlava Giorgio Strehler dello spettacolo che
ha creato nell'estate del 1947 e rinnovato per 10 edizioni, fino
al 50° anniversario del Piccolo, nel 1997. Dopo la scomparsa del
regista (di cui nel dicembre 2022 ricorre il 25° anniversario),
lo spettacolo è stato affidato a Ferruccio Soleri che, con
Stefano de Luca, ne ha curato l'attuale edizione. "Lo
spettacolo - racconta de Luca - è dotato di una vita propria,
autonoma persino rispetto a quella infusagli dal suo creatore e
dagli interpreti che si sono succeduti nei vari ruoli. Gli
attori lasciano il segno e passano, le maschere restano, si
proiettano nell'eterno". E se, per decenni, dietro la maschera
si celava il volto di Ferruccio Soleri, oggi il ruolo è
sostenuto da Enrico Bonavera, alternatosi, dal 2000, nei ruoli
di Brighella e Arlecchino. "Ovunque - dice Bonavera - ho provato
la sensazione di respirare insieme alla compagnia, la gioia di
uscire, dopo il balletto finale, a prendere gli applausi
stringendosi le mani, di essere cioè parte di una meravigliosa
comunità, unita dallo stesso, magnifico sogno".
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