Sono 38mila le persone affette
da disturbi neuro cognitivi in Liguria, per le quali il Piano
socio sanitario regionale prevede di attivare un modello di cura
'globale', ossia basato sulla creazione di punti fisici dove il
paziente e il suo caregiver potranno trovare tutte le risposte
di cui hanno bisogno e che variano nel tempo, in base
all'evoluzione della malattia. È la stima dell'Istituto
Superiore di Sanità diffusa dall'Azienda Ligure Sanitaria
(Alisa) alla vigilia della Giornata mondiale dell'Alzheimer,
malattia che fa parte dei disturbi neuro cognitivi, più
comunemente conosciuti come demenze.
Le demenze sono patologie caratterizzate da uno o più deficit
delle funzioni cognitive: perdita di memoria, disturbi
dell'attenzione, disturbi dell'orientamento spazio-temporale,
disturbi del comportamento come apatia, aggressività. La stima
dell'Iss parla di 37-38.000 persone affette da demenza in
Liguria. La forma più comune è l'Alzheimer, una patologia
neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo che
rappresenta circa il 50% di tutte le forme di demenza.
"Affrontare queste patologie rappresenta qualcosa di
estremamente complicato, sia per le persone che sono affette
dalla malattia, sia per i familiari che devono prendersi cura
del malato, assistendolo", ricorda l'assessore regionale alla
Sanità Angelo Gratarola.
"Nel piano sociosanitario regionale è previsto il cosiddetto
modello di cura 'globale'. - afferma il direttore generale di
Alisa Filippo Ansaldi - L'obiettivo è avere delle strutture
centralizzate dove si trovano gli ambulatori, centri diurni,
centri per il ricovero, gli spazi per il confronto tra i
caregiver e il punto informativo e di disbrigo pratiche di tipo
sanitario, amministrativo, legale e previdenziale".
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