"Abbiamo aspettato un nuovo Piano paesistico per più di 20 anni e non averlo approvato per tutto questo tempo ha significato tanto perché ha lasciato tutti nell'incertezza più totale, spesso a vantaggio di pochi grandi privati. Oggi questo piano c'è, ed è molto importante anche per chi non lo condivide del tutto. É stato approvato due volte: una volta nel 2019, poi annullato dalla Corte Costituzionale, anche io in merito a quel piano avevo parecchie perplessità, mentre il secondo piano, tornato dalla Corte Costituzionale non poteva che essere approvato così". Lo ha detto all'Ansa Marco Cacciatore, consigliere regionale di Europa Verde e Presidente della Commissione, Urbanistica, Politiche abitative e Rifiuti della Regione Lazio. "Abbiamo aspettato un nuovo Piano paesistico per più di 20 anni e non averlo approvato per tutto questo tempo ha significato tanto perché ha lasciato tutti nell'incertezza più totale, spesso a vantaggio di pochi grandi privati. Oggi questo piano c'è, ed è molto importante anche per chi non lo condivide del tutto", ha sottolineato, "Effettivamente la prima delibera aveva snaturato l'atto in sé, perché questo piano non serve a sviluppare o a edificare ma serve a preservare e a salvaguardare - ha proseguito Cacciatore - . Devo dire, quindi, che è il miglior piano che noi potessimo approvare e che restituisce un po' la sua natura a questo atto.
La lamentale qual è stata? Chi è dalla parte dei costruttori ha polemizzato dicendo che con questo piano 'tutto diventa vincolato ed elimina la possibilità di costruire'. Il problema vero, in realtà, è un altro: la regione Lazio, ha già costruito dove non c'era vincoli, anche quando non si doveva o non si sarebbe dovuto. Quello che serve al territorio, adesso, è riqualificare l'esistente - ha sottolineato Cacciatore -. Io devo dire che sono soddisfatto del piano approvato".
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Consiglio Regionale Lazio