"Oggi dopo quattro anni svegliandomi
ho provato sollievo anche se mi rendo conto che la strada per
ottenere la libertà è ancora molto lunga". Così Gabriele Natale
Hjorth ha commentato con i suoi difensori, gli avvocati
Francesco Petrella e Fabio Alonzi, la decisione della Cassazione
che ha disposto l'annullamento con rinvio alla Corte d'Assise di
Appello di Roma per la sentenza per la morte del vicebrigadiere
Mario Cerciello Rega in relazione all'accusa di concorso in
omicidio.
Il giovane ha ammesso di essere "scoppiato in lacrime" alla
notizia aggiungendo di essere "felice anche per la sua
famiglia". "Sono sempre stato convinto che prima o poi - ha
detto ai difensori - qualcuno mi avrebbe ascoltato. Ringrazio i
miei avvocati ma non dimentico la famiglia del vicebrigadiere a
cui mi sono sempre sentito vicino".
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