"Indago i Dialogues partendo dal
desiderio di scoprire l'intimità delle protagoniste, le loro
stanze segrete in cui sono ancora donne pervase dai ricordi e
dai desideri". Emma Dante spiega così con quale spirito ha
pensato la messa in scena di Dialogues des Carmélites (Dialoghi
delle carmelitane), l'opera di Francis Poulenc che domenica 27
novembre apre la stagione 2022-23 del Teatro dell'Opera di Roma.
Sul podio Michele Mariotti, alla sua prima inaugurazione nel
ruolo di direttore musicale della fondazione capitolina. Sarà un
debutto anche per Ciro Visco, nuovo maestro del coro del
Costanzi. Protagonista nel ruolo di Blanche de la Force il
soprano americano Corinne Winters. Accanto a lei Anna Caterina
Antonacci (Madame de Croissy), Ewa Vesin (Madame Lidoine),
Ekaterina Gubanova (Mère Marie de l'Incarnation), Jean-François
Lapointe (Marquis de la Force) e Bogdan Volkov (Chevalier de la
Force).
"Chi erano le carmelitane prima di prendere i voti? - osserva
la regista siciliana - Che tipo di donna si cela dentro la loro
tunica da suora? Chi, come loro ha deciso di votare la propria
vita al sacrificio, rinunciando ai beni materiali, praticando la
penitenza e l'astinenza dai piaceri terreni, all'inizio di tutto
è stata una donna, sensuale, curiosa, combattente, vanitosa,
amante della bellezza e della spensieratezza".
Dialogues des Carmélites si basa su una vicenda storica:
l'esecuzione, il 17 luglio del 1794 a Parigi, in pieno regime
del Terrore, di sedici suore carmelitane che rifiutarono di
rinunciare ai loro voti, divenendo poi note come le martiri di
Compiègne. L'opera in tre atti del compositore francese tratta
dal testo di Georges Bernanos, basato sulla novella del 1931 Die
Letzte am Schafott (L'ultima al patibolo) di Gertrud von Le Fort
e sulla sceneggiatura di Révérend-Père Bruckberger e Philippe
Agostini, manca dal Teatro Costanzi dal 1991. Il nuovo
spettacolo è realizzato in coproduzione con La Fenice di
Venezia.
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