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Industria 4.0: solo 14% pmi ritiene digitale leva sviluppo

Politecnico Milano, lo usano per necessità come lavoro da remoto

Redazione ANSA TORINO
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - Solo il 14% delle imprese di piccole dimensioni ritiene la trasformazione digitale una leva essenziale per l'evoluzione del business: la maggior parte dei piccoli imprenditori nell'ultimo anno ha tenuto un atteggiamento "tattico" finalizzato a rendere più efficienti i processi e a rispondere a obiettivi specifici, come la diffusione del lavoro da remoto. Emerge dalla ricerca "Pmi, industria e digitale, la sfida è adesso" dell'Osservatorio Innovazione Digitale nelle Pmi del Politecnico di Milano, presentata oggi in apertura dell'edizione 2021 della Fiera A&T. Un terzo delle industrie dichiara che il top management non ha mai partecipato a eventi formativi su temi del digitale, un ulteriore terzo lo ha fatto in maniera sporadica e occasionale. Quattro imprese su 10 non hanno figure con competenze specialistiche sul digitale, 3 su 4 non prevedono di rivedere il proprio modello di business né di reingegnerizzare il prodotto/servizio alla luce della trasformazione digitale. Sempre secondo la ricerca, il 29% delle pmi manifatturiere si rivolge al digitale solo in reazione a uno stimolo esterno, limitandosi a rispondere all'esigenza di breve periodo e minimizzando gli investimenti allo stretto indispensabile. La diffusione del lavoro da remoto da una parte fa aumentare l'esigenza di protezione dei dati portando all'adozione di sistemi avanzati per la sicurezza informatica (38%), dall'altra stimola la crescita dei software in Cloud per gestire le comunicazioni tra i dipendenti da remoto (39%). Anche le priorità di investimento digitale per i prossimi 12 mesi mostrano una connessione con necessità contingenti, (ANSA).
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