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Donald: "La Ryder come le Olimpiadi, uno spot per l'Italia"

Capitano Europa: "Seguo Molinari-Migliozzi, Woods fondamentale"

Redazione ANSA ROMA

Federico Colosimo (ANSA) - ROMA, 03 MAR - La Ryder Cup di Roma come "evento sportivo globale, paragonabile solo ai Mondiali di calcio e alle Olimpiadi". E ancora: la voglia di riscattare la sconfitta del 2021 in Wisconsin con gli Usa, le certezze Jon Rahm e Rory McIlroy, un focus su Francesco Molinari e Guido Migliozzi.
    Quindi, le vicende riguardanti la Superlega araba e i punti del ranking mondiale. E, per finire, una considerazione su Tiger Woods, "figura che impreziosisce ed eleva ogni torneo".
    A 210 giorni dal via della Ryder Cup, il capitano del team Europe, Luke Donald, in un'intervista esclusiva all'ANSA, si racconta. E affronta, punto per punto, le tematiche relative alla sfida agli Usa in programma dal prossimo 29 settembre al primo ottobre sul percorso del 'Marco Simone'. Il primo obiettivo è vincere. "Nel 2021 - ammette - la sconfitta con gli Stati Uniti fu sconvolgente. Ma oggi quella debacle rappresenta una motivazione importante per provare a riconquistare il trofeo".
    Ex numero 1 al mondo, l'inglese - 45enne di Hemel Hempstead - nella Città Eterna potrà contare su due big del golf mondiale, lo spagnolo Rahm e il nordirlandese McIlroy, rispettivamente al primo e al terzo posto nel world ranking.
    "Non sono solo campioni speciali ma anche due ambasciatori del golf europeo. Punti fermi e imprescindibili per i più giovani. Il golf continentale sta vivendo un ottimo momento, sono fiducioso". I top player ma non solo. Perché Donald guarda anche alle certezze del golf italiano, da Francesco Molinari a Guido Migliozzi, senza dimenticare Edoardo Molinari, tra i suoi vicecapitani a Roma.
    "Chicco Molinari è un leader e nella recente Hero Cup ha mostrato ancora una volta il suo valore nonché le peculiarità che vanta in eventi formato match play. Migliozzi ha invece un grande talento e sa gestire la pressione. Per tutto il periodo di qualificazione li seguirò con molta attenzione. Il supporto statistico di Edo Molinari è fondamentale ma avrà anche un ruolo importante, con gli altri vicecapitani Thomas Bjorn e Nicolas Colsaerts, nei rapporti con i giocatori. E la sua presenza, da italiano in Italia, sarà un valore aggiunto".
    Primo inglese dal 2008 (Nick Faldo) a guidare il Vecchio Continente, unito sotto un'unica bandiera, Donald rivela che "presto sarà la giustizia arbitrale di Londra a fare chiarezza" circa la presenza o no in Ryder Cup di quei giocatori europei passati alla Superlega araba. E a proposito di LIV Golf, e di quei tornei della lega separatista del green ancora non riconosciuti dal ranking mondiale, Donald è chiaro. "Questa è una domanda che merita una risposta dell'Official World Golf Ranking. Da capitano di Ryder Cup, sarebbe inopportuno esprimere un'opinione in merito".
    E, sugli avversari, gli Stati Uniti che hanno giganteggiato nell'ultima edizione in Wisconsin, ma non vincono sul suolo europeo dal 1993, spiega. "Sono fortissimi e lo hanno dimostrato anche in Presidents Cup lo scorso anno. Sarà il mio omologo Zach Johnson a stabilire se gli Usa potranno contare su Tiger Woods.
    Quel che posso dire io è che la sua importanza nel nostro sport è fondamentale".
    Per provare a limare il gap con gli Usa, Donald - che in carriera ha giocato e vinto quattro Ryder Cup (2004, 2006, 2010 e 2012), ricoprendo il ruolo di vicecapitano due volte (2018 e 2021) - insieme al suo staff proverà a trarre qualche vantaggio nella preparazione del campo. "Aver l'opportunità d'impostarlo nel modo che preferiamo sarà importante. E' un percorso perfetto per gli eventi match play, con incredibili dislivelli, speciale anche per i tifosi (sono attesi a Roma circa 300.000 spettatori, ndr) che assisteranno alla gara. Le buche 16 e 17 saranno cruciali".
    La chiusura è riservata all'importanza della Ryder Cup, anche in termini di legacy, per Roma e per l'Italia. "Ricordo ancora i mondiali di calcio del 1990, la Ryder Cup può essere paragonata a un avvenimento simile. L'intera nazione ne beneficerà, i grandi appuntamenti servono inoltre ad ispirare una nuova generazione di talenti avvicinando sempre più giovani al golf".
    (ANSA).
   

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