Meccanismi di monitoraggio più stringenti, garanzie per attribuire responsabilità certe nei casi di interruzione dello stoccaggio della CO2, possibilità di avere impianti anche fuori dall’Ue. Sono alcune delle modifiche al regolamento sui certificati di rimozione del carbonio proposte dalla relatrice del provvedimento per l’Europarlamento, Lidia Pereira (Ppe, Portogallo).
I certificati CO2 dell’Ue, si legge inoltre nel testo pubblicato da Pereira, dovrebbero trovare posto in un registro unico. Se da un lato la relatrice chiede requisiti di monitoraggio, scadenza e responsabilità più rigorosi per le rimozioni temporanee, i progetti che le prevedono non vengono escluse a priori dalla possibilità di accedere a crediti certificati, così come regimi di compensazione. Con due commissioni parlamentari chiamate a fornire pareri, industria e agricoltura, il voto finale in commissione Ambiente potrebbe non arrivare prima di settembre.